Il giovedì sera di metà aprile completa il quadro delle competizioni europee in corso, delineando le varie semifinali che vedremo da qui ai prossimi mesi. Se in Champions abbiamo assistito alla clamorosa eliminazione del Bayern Monaco da parte del Villarreal, anche il forfait del Barcellona in Europa League ha fatto rumore. Dopo l’1 – 1 dell’andata, al Camp Nou i padroni di casa cadono per mano dell’Eintracht di Francoforte. Prova fotonica dei tedeschi, che riescono a portarsi addirittura sullo 0 – 3 prima di concedere i gol della bandiera ai catalani sul finale. La zampata di Bousquets e il rigore di Depay, rispettivamente al 91° e al 101° minuto, non sono tuttavia riusciti a ribaltare le sorti di un destino già segnato. E se l’ Atalanta nulla ha potuto contro il Lipsia (0 – 2 per i teutonici, doppietta di Nkunku), la Roma è finalmente riuscita a trovare la gioia del riscatto contro la bestia nera Bodo Glimt.
Con l’ancor bruciante 6 – 1 dei gironi, e soprattutto la sconfitta per 2 – 1 dell’andata a pesare, la Roma è chiamata a compiere una sorta di piccola impresa per non salutare anzitempo la Conference League. Missione che i giallorossi concretizzano ampiamente in neanche mezz’ora di gara. Ad aprire le danze è il “solito” Abraham, la scommessa vinta della Roma nella scorsa sessione di mercato: l’attaccante inglese sigla il ventiquattresimo gol stagionale, ed è ormai vicino al proprio record personale (le 26 reti realizzate nel 2019 con l’Aston Villa, nella Serie B britannica). Poi si scatena il ciclone Zaniolo. L’ex talentino dell’Inter, che molti voci danno per partente nella prossima estate, sigla il 2 – 0 al 23° e si ripete 6 minuti più tardi, quando mette in ghiaccio la qualificazione. La tripletta arriva a inizio ripresa, con una sassata mancina sul secondo palo dopo una bella azione personale. Un 4 – 0 che lancia i giallorossi come favoriti per la vittoria della Conference League.