Ennesimo flop per il Milan campione d’Italia, che a Firenze incassa la sesta sconfitta in 25 gare e in classifica rischia di scivolare fuori dal quarto posto. Rossoneri irriconoscibili per larghi tratti della partita, anche a causa degli errori del grande ex Stefano Pioli. Già privo dello squalificato Leao, il tecnico meneghino manda in campo un undici per buona parte impalpabile: De Ketelaere fallisce un’ulteriore occasione per dimostrare che l’assegno di 35 milioni staccato in estate non sono stati mal spesi, ma le bocciature si estendono a quasi tutti i titolari, dalla deleteria prestazione di Thiaw a quella inconsistente di Rebic. Di contro, la Viola è quasi perfetta e inizia a smuovere una classifica che iniziava ad essere deprimente.
Il primo tempo del Franchi non riserva grosse emozioni, ma sono comunque i padroni di casa a creare le migliori occasioni: Maignan colleziona un paio di interventi importanti, poi Tomori salva sulla linea una conclusione dell’ex Bonaventura. Giroud viene ingabbiato dai difensori toscani, il Milan non riesce a connettere e all’inizio della ripresa cede: Ikoné si “beve” Tomori sulla corsa, costringe l’avversario al fallo e regala a Nico Gonzàlez il rigore dell’1 – 0. I rossoneri provano a reagire, ma la manovra è poco lucida e, a parte un Theo Hernandez tornato a livelli mondiali, non riesce a produrre pericoli dalle parti di Terracciano.
Pioli si gioca le carte di Ibrahimovic e Origi, ma è ancora la Fiorentina a fare la voce grossa e dopo aver preso le misure arriva anche il raddoppio: Dodò conduce l’ennesima cavalcata sulla destra, cross pennellato per la testa di Jovic che infila l’incolpevole Maignan. Ferito, il Milan si lancia all’attacco e in pieno recupero accorcia le distanze grazie a una prodezza balistica di Theo Hernandez. Ma è troppo tardi: vince la Fiorentina per 2 – 1, che sale a quota 31 e prova ad avvicinare la zona Conference League. Il Milan rimane fermo a 47 punti, e a seconda dei risultati di Inter e Roma potrebbe scendere al quinto posto.