S’interrompe a 8 la striscia di vittorie consecutive del Napoli, che al Maradona cade per mano dell’ex Sarri cedendo, al contempo, un’imbattibilità casalinga che perdurava dallo scorso 10 aprile 2022 (vinse la Fiorentina per 2 – 3). Una battuta d’arresto che certamente non compromette i sogni scudettati degli azzurri, ma che in qualche modo accende un piccolo campanello d’allarme nei pensieri di Spalletti, proprio alla vigilia del match di ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro l’Eintracht. E a proposito di Champions va sottolineata la prestazione della Lazio, di caratura europea: tatticamente ordinatissimi, i biancocelesti hanno umanizzato gli extraterrestri del Napoli evidenziando, almeno per una sera, le loro debolezze. Non a caso, in attesa che Milan e Inter disputino le rispettive gare, al momento la squadra di Lotito è seconda in classifica: un risultato praticamente inimmaginabile a inizio stagione.
Uno sgambetto poderoso quello di Maurizio Sarri, che in quel che fu il suo stadio sorprende tutti lanciando dal primo minuto l’ex Inter Matias Vecino. Scelta saggia, perché l’uruguayano, assolutamente in palla, fin dalle battute iniziali fa capire che sarà il mattatore della partita: gli bastano 5 minuti per spizzare una punizione pennellata da Luis Alberto oltre le mani di Meret, nella circostanza salvato provvidenzialmente sulla linea da Di Lorenzo. Il Napoli non ingrana e le uniche inconsistenti folate offensive si registrano nella ripresa, quando però né Osimhen né Zielinski riescono a inquadrare lo specchio della porta. Al 67°, Vecino spacca la partita: sanguinoso disimpegno di testa di Kvaratskhelia, la sfera finisce sul destro dell’uruguayano che, con una bordata di controbalzo, fulmina Meret dalla distanza. Spalletti prova a rianimare i suoi con una girandola di cambi, ma la traversa prima, e Provedel poi, gli negano la gioia rassicurante del pareggio. L’ultima emozione è per la Lazio, che sfiora il raddoppio con una punizione di Milinkovic-Savic stampatasi sul montante. Vincono gli ospiti per 0 – 1, che salgono a quota 48 tenendo vivo il sogno Champions. Il Napoli, fermo a 65 punti, può comunque dormire sogni tranquilli.