Juventus

La Juventus è campione d’Italia per la settima volta consecutiva. Un titolo che, dopo la virtualità conseguita la scorsa settimana, con la vittoria sul Bologna contemporaneamente al pareggio del Napoli contro il Torino, viene adesso timbrato anche con i crismi dell’ufficialità. Un’impresa mai riuscita a nessuna squadra, prima d’ora, nell’intera storia del calcio italiano. Un record, quello infranto dalla Vecchia Signora, che peraltro già le apparteneva.

 

JuventusÈ stato sufficiente lo 0 – 0 allo Stadio Olimpico, teatro presso il quale alcuni giorni fa era stata conquistata anche la Coppa Italia ai danni del Milan, per permettere allo Juventus di festeggiare per il settimo anno di fila il tricolore. Peraltro, i bianconeri possono vantare per il quarto anno consecutivo anche l’accoppiata dei due principali titoli nazionali: anche stavolta si tratta di un record che non ha precedenti nello sport nostrano.

 

Una partita, quella giocata contro la Roma, che peraltro non ha offerto molti spunti, né grande spettacolo. I giallorossi, d’altro canto, con la clamorosa sconfitta dell’ Inter contro il Sassuolo, aveva già conseguito aritmeticamente quello che era divenuto il principale obiettivo stagionale, vale a dire la qualificazione per la prossima edizione della Champions League. La stessa Juventus, a prescindere dal risultato del Napoli (che ha poi sconfitto la Sampdoria per 0 – 2), era certa dello Scudetto anche con un pareggio. Era quasi fisiologico, dunque, che nessuna delle due squadre avesse molto interesse a cercare la vittoria.

 

Ciononostante, è comunque la banda giallorossa a provare a spingere di più nel primo tempo, pur faticando a trovare spazi tra le fitte maglie bianconere. La Juventus, peraltro, già stanca dopo la vittoriosa finale di Coppa Italia nell’infrasettimanale, si è accontentata di gestire il pareggio, anche dopo l’espulsione di Nainggolan e la conseguente superiorità numerica, con la Roma oramai del tutto demotivata. Uno 0 – 0 che, pertanto, accontenta tutti: tranne il Napoli, che al termine di una stagione da record deve comunque accontentarsi del secondo posto.

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