Romelu Lukaku, delizia e croce. Il gigante belga apre le marcature della finale di Europa League con un calcio di rigore dopo appena 5 minuti, e le chiude, a un quarto d’ora dalla fine, con uno sfortunato autogol. L’ Inter vede sfumare l’Europa League proprio sul più bello, regalando al Siviglia la sesta gioia nella storia della competizione. Una delusione cocente, specialmente considerando quelli che erano i pronostici della vigilia. I nerazzurri partivano infatti come favoriti, avendo superato le fasi precedenti in scioltezza: basti pensare alla semifinale contro lo Shakhtar, dominata con un sonoro 5 – 0. Rimarrà una stagione comunque positiva, specialmente in vista del prossimo futuro. Ma anche l’amarezza per quel che avrebbe potuto essere e non è stato: ovvero, il primo trofeo da praticamente un decennio a questa parte.
Come dicevamo è l’ Inter a passare in vantaggio, grazie ad un penalty trasformato da Romelu Lukaku: il gigante belga è autore di una straordinaria accelerazione che brucia il difensore avversario, costretto a stenderlo in area, e dal dischetto realizza con freddezza. Non è però la stessa Inter lucida, tonica e sicura già ammirata nelle ultime uscite, e così il pareggio del Siviglia è quasi immediato. Gli iberici sono bravi e precisi nel palleggio, e al termine di un’azione prolungata arriva il gol dell’1 – 1: Jesus Navas ha un grande spunto sulla fascia, pennella il pallone in mezzo e De Jong, in anticipo su Godin, incorna con potenza. L’attaccante olandese alla mezz’ora firma anche il sorpasso: Banega batte un calcio piazzato sul secondo palo, la punta impatta di testa e la traiettoria, a pallonetto a incrociare, beffa Handanovic.
L’ Inter riesce a trovare il pari quasi subito, grazie a un altro calcio da fermo: Brozovic scodella la sfera in mezzo all’area del Siviglia, Godin sbuca nella mischia e supera Bounou. I nerazzurri però calano vistosamente alla ripresa, lasciando il possesso agli spagnoli. Lukaku spreca una clamorosa occasione con una ripartenza a campo aperto, facendosi ipnotizzare dal portiere avversario. Poi, è lo sfortunato autore dell’autorete che decide le sorti della finale: altro calcio da fermo, Diego Carlos si coordina in rovesciata e la sfera, apparentemente destinata al fondo, trova il piede di “Big Rom” per poi terminare nella porta difesa da Handanovic. È il colpo del 3 – 2, che spegne i sogni dell’ Inter per accendere la festa del Siviglia.