C’erano grandi aspettative attorno al derby della Madonnina che sarebbe andato in scena nel primo pomeriggio, tra le prime due forze del campionato. Dopo quasi un decennio di egemonia juventina, Inter e Milan sembravano pronte a raccogliere il testimone ormai liberato dalla Vecchia Signora, e la contesa di San Siro pareva in grado di indicare in maniera definitiva la favorita per la conquista dello Scudetto in una gara equilibrata.
Il big match è stato molto meno in bilico del previsto: lo 0 – 3 in favore dei nerazzurri indirizza inevitabilmente il campionato sulla strada di Antonio Conte, confermando, al contempo, la crisi della squadra di Pioli. Nelle ultime 11 partite in tutte le competizioni, la compagine rossonera ha in effetti raccolto solamente 5 vittorie (di cui una ai calci di rigore contro il Torino nell’ottavo di Coppa Italia), a fronte di un pareggio e di ben 5 sconfitte. Un ruolino di marcia in forte controtendenza rispetto agli inizi della stagione, quando il Milan sembrava pressoché inarrestabile. E che, a questo punto, potrebbe ridimensionare le ambizioni del Diavolo.
Di contro, ormai fuori da qualunque altra competizione, l’ Inter può concentrare ogni risorsa su un campionato verso il quale sembra ormai lanciata: il +4 in classifica sui cugini rossoneri, le distanze difficilmente colmabili con tutte le altre inseguitrici, e un Lautaro Martinez ormai recuperato (decisivo anche oggi con una doppietta, al pari di un Perisic che ha servito due assist), lasciano intendere che la buona stella dei nerazzurri sia tornata a brillare. Almeno quanto quella di Romelu Lukaku, autore del gol del definitivo 0 – 3 e attuale capocannoniere del torneo con 17 reti: persino Cristiano Ronaldo è ormai alle spalle del gigante belga.