Alcuni mesi fa, alla quarta partita del suo girone, l’ Atalanta conquistava il suo primo faticoso punto della sua storia in Champions League contro il Manchester City, e solamente la matematica lasciava aperte le porte ad una speranza flebile, sul punto di spegnersi. Di certo nessuno, allora, avrebbe mai neanche soltanto osato sperare che a febbraio la realtà sarebbe stata ben diversa. E la realtà è che oggi l’ Atalanta è veramente grande, imprevedibile, spettacolare. Una squadra ostica da affrontare, per tutti. Specialmente per un Valencia in grandi difficoltà, falcidiato dalle assenze e reduce da una stagione certamente non spettacolare. La realtà è che, dopo il 4 – 1 di San Siro, Gasperini ormai “vede” i quarti di finale di Champions League.
Un’impresa a dir poco straordinaria, in qualche modo preannunciata già durante i minuti iniziali della sfida. In effetti, Gomez e compagni iniziano a martellare l’area del Valencia poco dopo il fischio dell’arbitro, prendendo le misure per quello che sarà l’inevitabile vantaggio. A firmarlo, a gran sorpresa, è Hateboer: l’olandese, difensore goleador nella scorsa stagione, in questa annata era uno dei pochi giocatori dell’ Atalanta a non aver ancora timbrato il cartellino. Lo farà per ben due volte in questa gloriosa serata, con una clamorosa doppietta: il secondo gol sarà quello del momentaneo 4 – 0, con uno scatto devastante sul filo del fuorigioco.
In mezzo, la Dea trova le firme da fenomeni di Ilicic e Freuler. Lo sloveno ascrive il proprio nome sul tabellino dei marcatori prima della fine del primo tempo, con una bordata dal limite spazza via le resistenze di Domenech. Lo svizzero, invece, realizza nella seconda frazione con un fantastico destro a giro sul palo lontano, quello che ancora oggi viene definito un gol “alla Del Piero”. L’unica stonatura di una notte perfetta è la staffilata mancina di Cheryshev, che, approfittando di uno dei pochi errori dell’ Atalanta, sigla il gol che regala una minima speranza al Valencia in vista della gara di ritorno. Ma sarà un 4 – 1 difficile da ribaltare: i quarti di Champions sono a portata di mano.