La voce che ha preso a circolare negli ultimi giorni ha del clamoroso, volendo persino dell’incredibile. E, come tale, non è effettivamente verosimile: diversamente da quanto accaduto al termine del mondiale russo, quando con un memorabile blitz portò a Torino sua maestà Cristiano Ronaldo, la Juventus non ha il potere economico per mettere a segno il colpo Neymar. Ma, soprattutto, l’operazione sarebbe irrazionale: non soltanto perché l’esborso sottoporrebbe la società ad una pressione insostenibile – specialmente all’indomani dell’emergenza pandemica – ma anche per un discorso tecnico-tattico. Dopo aver scaricato Paulo Dybala, la Juventus ha fatto una scelta molto precisa in attacco, decidendo di puntare su Dusan Vlahovic. E anche i vari movimenti intrapresi per questa sessione estiva di mercato portano chiaramente in questa direzione: i dirigenti bianconeri stanno andando a caccia soprattutto di esterni offensivi (Di Maria e Kostic su tutti), per costituire un tridente offensivo che possa esaltare la vena realizzativa del serbo.
Un fondo di verità sul prematuro addio di Neymar al PSG, tuttavia, esiste davvero. Il presidente Al Khelaifi è stato molto chiaro nelle scorse ore, quando ha, di fatto, rinnegato le operazioni compiute dal club francese negli anni passati: colpi sensazionali e sensazionalistici, che al netto degli investimenti colossali non hanno garantito i risultati sperati a livello internazionale. Il numero uno del Paris Saint Germain ha confermato il desiderio di costituire una squadra composta perlopiù da giovani parigini, evidenziando lo strappo con il recente passato della società. E Neymar, in questo senso, viene visto come l’indiziato principale dei ripetuti fallimenti in Champions League: costato ben 222 milioni di euro, forte di un contratto da 50 milioni lordi a stagione, il brasiliano è spesso finito in prima pagina soprattutto per fatti extra-calcistici (infortuni, festini, piccoli e medi scandali) che per il contributo vero e proprio offerto in campo. Una sua cessione, insomma, non sarebbe così impossibile. Il problema, semmai, sarebbe trovare un club disposto a sobbarcarsi una simile spesa, per un giocatore così propenso alla mondanità, e neanche più giovanissimo.