Si è conclusa anche la dodicesima giornata del campionato italiano di Serie A, con il Milan che, dopo un periodo fortemente critico, è riuscito quantomeno a respirare. Una vittoria sicuramente molto importante quella pervenuta contro il Sassuolo, anche perché avviene prima della pausa per il doppio impegno delle nazionali. Pur essendo la perfezione certamente molto lontana, e allo stesso modo le prime cinque della classe sembrano ormai irraggiungibili, i rossoneri perlomeno possono ripartire da un successo che potrà restituire un barlume di fiducia.
Per l’occasione Montella, sulla graticola dopo le brutte prestazioni del Milan degli ultimi due mesi, tenta di fornire continuità con il modulo già schierato nell’ultimo match di Europa League, riproponendo il 3-4-1-2. Bonucci, scontate le due giornate di squalifica, torna al centro della difesa, mentre Calhanoglu occupa la trequarti dietro le due punte Suso e Kalinic. Sulla mediana si rivede invece Riccardo Montolivo, messo in coppia con l’ex atalantino Kessié.
Il Sassuolo, che ormai si è lasciato alle spalle le glorie del recente passato, propone invece uno spregiudicato 4-3-3, una scelta forse troppo azzardata da parte del tecnico neroverde Cristian Bucchi. E così, con Berardi costretto al forfait per l’ennesimo infortunio, il tridente offensivo viene composto da Politano, Falcinelli e Ragusa, mentre l’ex Matri subentrerà soltanto nella seconda frazione di gioco.
Un gol per tempo, così, è stato sufficiente al Milan per conquistare la posta in palio. Al 39°, infatti, ad aprire le danze, inaspettatamente, è stato Romagnoli, autore di un gol fortunoso: angolo battuto da Calhanoglu, Falcinelli impatta sulla sfera e il difensore rossonero, di testa, non deve far altro che superare Consigli.
Il Milan, dunque, piega a proprio favore l’inerzia di un match spento e poco emozionante, mentre il Sassuolo, nella seconda frazione di gara, tenta blandamente di pervenire al pareggio. Invece, al 67°, è Suso a chiudere i conti: l’ala spagnola sgretola il lato mancino della difesa neroverde, bolide sul secondo palo e palla nel sette. Piange la classifica del Sassuolo, quartultimo e secondo peggior attacco del torneo, con appena 6 reti realizzate. Il Diavolo invece, con questo 2 – 0, risale la china portandosi al settimo posto in classifica.