Dando seguito al momento di crisi vissuto nelle ultime settimane, e interrotto soltanto dal pur determinante successo contro la Lazio, la Juventus cade anche a Udine ed è costretta a rimettere in ghiaccio le bottiglie di spumante. La festa Scudetto è rimandata perlomeno fino alla prossima domenica, quando Dybala e compagni proveranno a mettere il sigillo sul nono tricolore consecutivo nella sfida interna contro la Sampdoria. La delusione per Maurizio Sarri è comunque palpabile, con il tecnico bianconero costretto a rinviare ancora una volta l’appuntamento con il primo titolo “nazionale”: l’allenatore della Vecchia Signora in questa stagione ha già perduto le finali di Coppa Italia e di Supercoppa Italiana.
Per la Juventus è un film già visto, con gli spettri della rimonta che si concretizzano nuovamente. Dopo essere stata ribaltata da Milan e Sassuolo, la formazione bianconera subisce lo stesso destino anche dall’Udinese, ed esce dalla Dacia Arena con un pugno di mosche. Una gara iniziata in discesa, per i piemontesi: sul finire del primo tempo de Ligt trova il vantaggio con un gran tiro dalla distanza, avvicinando la Signora a un passo dall’obiettivo. Ma nella ripresa la Juve lascia il campo mentalmente, consentendo all’Udinese di centrare una vittoria fondamentale in ottica salvezza. Il pareggio viene infatti siglato da Nestorovski, bravo a smarcarsi nel cuore dell’area avversaria, con un gran colpo di testa. Sarri prova a giocarsi le carte Douglas Costa e Cuadrado, ma la Juventus si è ormai spenta e, proprio quando la gara sembra finita, l’Udinese la manda definitivamente a terra con Fofana.