Juventus

Anche questo campionato di calcio si è oramai concluso, e, ancora una volta, il suo esito ha rispecchiato quello delle precedenti annate. Per la settima volta consecutiva, la Juventus si è laureata campione d’Italia, a suggellare un dominio che non ha precedenti nell’intera storia del campionato italiano. Un’impresa davvero straordinaria, per un monopolio che, facendo i dovuti confronti con i vari fenomeni di costume e la vita sociale del nostro paese, risulta essere ancora più incredibile.

 

JuventusAlcuni giorni fa, ad esempio, un servizio al telegiornale, durante i festeggiamenti bianconeri in quel di Torino per la vittoria del settimo Scudetto consecutivo da parte della Juventus, ha sottoposto ad una breve intervista anche un giovanissimo tifoso di sette anni. La constatazione del giornalista è stata molto eloquente, con il ragazzo che, di fatto, per ovvie ragioni anagrafiche, non poteva avere ricordi di una Juventus non campione d’Italia.

 

Effettivamente, fa specie credere come, soprattutto le nuove generazioni, non abbiano mai visto una squadra diversa dalla Juventus vincere il campionato italiano. Così come ancor più incredibile è constatare quanti cambiamenti abbiano attraversato l’Italia in questi sette anni di dominio. La Vecchia Signora vince lo Scudetto consecutivamente dal 2012: questo significa che, ad esempio, l’ultima volta in cui non lo aveva vinto, Benedetto XVI era ancora papa.

 

Ma non solo: l’ultima volta in cui la Vecchia Signora non era riuscita ancora a cucirsi sul petto la coccarda tricolore, Silvio Berlusconi era ancora il presidente del Consiglio dei Ministri, e, da allora, la Juventus campione ha visto susseguirsi ben quattro premier: Mario Monti, Enrico Letta, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni.

Un’altra constatazione che fa specie è quella sui decessi. L’ultima volta in cui la Juventus non è stata campione d’Italia, ad esempio, erano ancora vivi i cantanti David Bowie, George Michael, Pino Daniele, Mango, Enzo Jannacci. Allo stesso modo, erano ancora in vita attori come Robin Williams, Paolo Villaggio, Bud Spencer, Christopher Lee, Leonard Nimoy. O addirittura politici e personaggi di cultura come Nelson Mandela, Dario Fo, Umberto Eco, Giulio Andreotti, Margaret Thatcher o altri ancora.

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