Roberto Mancini Italia

Non sarà un altro trofeo, ma la terza posizione conquistata ai danni della nazionale al primo posto del ranking FIFA è qualcosa che dà sempre lustro e soddisfazione. Dopo la sconfitta subita dalla Spagna, che ha anche interrotto a 37 la striscia di imbattibilità degli Azzurri, l’ Italia risale subito la china e supera il Belgio nella finalina di Torino. È la seconda volta nel giro di pochi mesi che gli uomini di Mancini abbattono i Red Devils di Martinez: la volta precedente fu nell’occasione, ben più importante, dei quarti di finale di Euro 2020.

 

Roberto Mancini ItaliaCerto, motivazioni e formazioni erano ben differenti da allora, tanto che nel pomeriggio vissuto all’Allianz Stadium non si è potuto assistere nuovamente alla sfida nella sfida tra Giorgio Chiellini e Romelu Lukaku: l’ex attaccante interista viene risparmiato dal CT belga, che lo rispedisce al Chelsea per permettergli di concentrarsi sui futuri impegni in Premier League. Il capitano dell’ Italia, già costretto a disputare un tempo contro la Spagna dopo l’espulsione di Bonucci, viene invece tenuto in panchina a scopo precauzionale da Mancini. Mancano molti altri protagonisti, con i due allenatori che si concedono il lusso di sperimentare, ma fondamentalmente sono proprio gli Azzurri a tenere il pallino del gioco costruendo molte nitide opportunità.

 

Chiesa, in particolare, è un’iradiddio: sbuca da destra, da sinistra e dal centro, si rivela una spina nel fianco della difesa avversaria e costringe Courtois a una prodezza in chiusura di tempo. La manovra belga è disordinata ma riesce comunque a costituire una serie di pericoli importanti dalle parti di Donnarumma: al termine del match saranno tre i legni colpiti dai ragazzi di Martinez, rei di non avere la giusta lucidità sotto porta. Chi invece mantiene la freddezza necessaria per portare a casa il risultato è Barella, ancora lui: dopo aver aperto le danze nei quarti dell’Europeo, il centrocampista dell’ Inter si ripete con una rasoiata volante agli inizi della ripresa. Al 65° gli Azzurri chiudono virtualmente i conti dal dischetto: Chiesa si procura il penalty, Courtois intuisce la traiettoria di Berardi senza però impedire al pallone di insaccarsi in rete. De Ketelaere sul finale sigla il punto della bandiera belga “sfregiando” Donnarumma con un beffardo tunnel utile solo in termini di statistiche: finisce 2 – 1 per l’ Italia, che chiude la propria Nations League con un buon terzo posto.

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