Roberto Mancini Italia

Non c’è proprio nulla da fare, per un’ Italia che, a seguito del cataclisma delle mancata qualificazione al campionato mondiale di Russia 2018, proprio non riesce a risalire la china. Neppure in una sfida amichevole sulla carta non troppo complicata, contro un avversario che, rispetto ad alcuni anni fa, appare ora abbastanza modesto. L’Ucraina, guidata da una vecchia conoscenza del calcio nostrano, l’ex bomber rossonero Andrij Shevchenko, blocca infatti gli Azzurri sull’ 1 – 1, dando anche vita ad un’ultima mezz’ora di gara particolarmente pregevole, dopo aver subito gli assalti di Bernardeschi e compagni per almeno una sessantina di minuti.

 

Roberto Mancini ItaliaIn questo senso, effettivamente, l’ Italia sembra essere partita nel migliore dei modi, tenendo in pugno le redini del gioco e mettendo all’angolo l’avversario ucraino per circa un’ora di partita. All’angolo, sì, ma senza mai riuscire a farlo cedere davvero: neppure a seguito delle tante occasioni create nel primo tempo, neppure dopo la rete dalla distanza di Federico Bernardeschi all’inizio della seconda frazione, frutto dell’abnegazione e di un piccolo errore di valutazione del portiere avversario.

 

L’uscita dell’esterno della Juventus, reduce da un ottimo avvio di stagione, e autore di una prova tonica e ordinata, coincide effettivamente con la caduta prestazionale di tutta l’ Italia. Insigne, pur se avvicinato sensibilmente alla porta, raramente riesce a incidere, mentre le poche sfuriate del giovane Chiesa si rivelano piuttosto fumose. Viceversa, come dicevamo, l’ultima mezz’ora di partita vede il prepotente ritorno dell’Ucraina, che in breve tempo perviene anche alla marcatura del pareggio, alla prima vera occasione creata: il sigillo viene posto da Ruslan Malinovskyi, abile a girare verso la porta di Donnarumma un pallone vagante.

 

È l’episodio che manda in tilt l’ Italia, facendola cadere in preda delle solite insicurezze: l’ Ucraina sfiora il clamoroso colpo del sorpasso a più riprese, cogliendo persino una grande traversa su calcio di punizione sempre con Malinovskyi. Gli Azzurri, di contro, anche con l’ingresso in campo di Immobile non riescono più a rendersi realmente pericolosi, e portano a casa un 1 – 1 che cela un altro sentimento di delusione.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi