Inter scudetto

Un rigore controverso e una resistenza a oltranza bastano per espugnare lo Stadium per la seconda volta, e restare agganciati al treno Scudetto. L’ Inter batte la Juventus nel big match della trentunesima giornata e sale a quota 63 punti in classifica, con ancora una sfida recuperare. Delusione invece per i bianconeri, poco fortunati tanto nelle occasioni quanto per i singoli episodi: proprio questi, alla fine, hanno fatto la differenza. La Vecchia Signora vede così sfumare i residui sogni titolati, e adesso inizia a guardarsi le spalle per la difesa del quarto posto.

 

Inter scudettoI rispettivi tecnici sciolgono in extremis gli ultimi dubbi che hanno accompagnato la sfida: Inzaghi recupera Brozovic ma non de Vrij, per Allegri c’è Alex Sandro mentre Zakaria parte solo dalla panchina. Gara accesissima fin dagli istanti iniziali, con Lautaro che al secondo minuto rischia grosso: l’argentino alza la gamba e colpisce in volto Locatelli. Solo giallo per l’attaccante dell’ Inter, il centrocampista bianconero rientra in campo con una vistosa fasciatura. I nerazzurri sembrano ancora in debito d’ossigeno e allora è la Juventus a fare la partita, sfiorando a più riprese il vantaggio. Al 9° un’uscita incerta di Handanovic causa la carambola che porta alla traversa di Chiellini. Poco più tardi ci provano Dybala e Cuadrado: alta di poco la conclusione della Joya, respinto da Handanovic invece il destro del colombiano. Il pressing della Juventus è furioso, l’ Inter non riesce a uscire dalla metà campo ma la gara comunque non si sblocca: alla mezz’ora un’altra doppia occasione per i bianconeri (prima Dybala, poi Morata) viene in qualche modo sventata.

 

Al 45°, l’episodio che decide le sorti della sfida. Dumfries entra nell’area bianconera e va giù dopo un contatto con Morata e Alex Sandro. Dopo una lunga consultazione del VAR, Irrati comanda il penalty tra le vibranti proteste bianconere. Calhanoglu lo sbaglia, sulla ribattuta il pallone carambola in rete, ma è di nuovo il VAR a decidere per la ripetizione del rigore. Stavolta il turco non sbaglia, nonostante un’altra buona intuizione di Szczesny. Nella ripresa il copione non cambia: l’ Inter è sulle gambe e si limita a preservare il vantaggio, la reazione della Juventus è veemente ma disarmonica. Al 63° bella girata di Vlahovic in area, ma la palla gli finisce sul piede debole e il tiro termina fuori di un soffio. Al 73° ci prova anche Zakaria, autore di una progressione palla al piede sontuosa: lo svizzero penetra centralmente fin nel cuore dell’area nerazzurra, ma il suo destro si stampa sul palo. È l’ultima, vera grande occasione della partita. Vince l’ Inter, che avvicina la vetta della classifica. La corsia bianconera verso lo Scudetto si chiude definitivamente.

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