Vettel Ferrari Formula 1

Altro smacco per la Ferrari a cinque gran premi dalla fine del campionato mondiale di Formula 1, benché l’ultima parola spetterà alle indagini. A Singapore vince Sergio Perez, al suo secondo successo stagionale. Il messicano, che ha bruciato Charles Leclerc allo start, è riuscito a conservare il primo posto per tutto il resto della corsa, e a resistere ai reiterati attacchi del ferrarista. Due presunte infrazioni in due differenti regimi di Safety Car, tuttavia, hanno spinto la federazione a porre sotto indagine il pilota di Red Bull: se dovesse arrivare una penalità superiore ai 5 secondi, Perez si vedrebbe detronizzato dalla testa della gara lasciando l’alloro al monegasco del Cavallino. Terzo Carlos Sainz, mentre Max Verstappen brucia il primo match point per la vittoria del secondo titolo iridato: il settimo posto odierno, frutto di una qualifica complicata e di un andamento di gara altrettanto difficile, hanno di fatto rimandato la festa al gran premio giapponese.

 

Vettel Ferrari Formula 1Il circuito di Marina Bay si rivela più ostico del previsto, facendo registrare numerosi testacoda. Saranno sei i piloti costretti al ritiro, mentre altri (Russell, Hamilton e lo stesso Verstappen su tutti) hanno dovuto ridimensionare le proprie ambizioni per alcuni slittamenti di troppo. L’ottima partenza di Perez vanifica immediatamente la pole position di Leclerc, da quel momento in poi costretto a una vana rincorsa. Il primo ingresso della Safety Car si verifica intorno al nono giro, a causa dell’incidente di Zhou. Al ventiduesimo giro arriva invece il regime di Virtual Safety Car, stavolta per un problema occorso alla vettura di Alonso: grande sfortuna per lo spagnolo, alla sua 350° corsa in Formula 1. Altre due Virtual, prima che una nuova Safety Car intervenga al seguito del forfait di Tsunoda. Non cambia nulla in testa, nelle retrovie è invece Russell, anche grazie a un cambio gomme sul finale, a registrare il giro veloce. Tardiva, e quindi pressoché inefficace, la rimonta di Verstappen. Finisce così, in attesa che la Formula 1 faccia chiarezza sull’indagine di Perez.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi