La prima serata di WrestleMania 36, eccezionalmente a porte chiuse per via dell’emergenza coronavirus, è ormai andata in porto. In attesa della seconda tranche di match, che arriveranno tra qualche ora, è tempo di prendere in analisi i risultati delle sfide della prima tornata, che per certi versi hanno destato scalpore e qualche prevedibile polemica.
WrestleMania inizia con una contesa nel kick-off tra Cesaro e Drew Gulak: match breve ma intenso, portato egregiamente a casa dallo svizzero che per l’occasione sfodera anche una nuova finisher. Il ppv vero e proprio viene aperto con i titoli di coppia femminili, forse non l’opener più adeguata. Alexa Bliss e Nikki Cross, in una sfida comunque ricca di errori tecnici, tornano campionesse sottraendo le cinture alle Kabuki Warriors. Malino anche il match tra Elias e Baron Corbin, che di per sé aveva già poco senso di esistere. La vittoria va al primo.
Becky Lynch e Sami Zayn mantengono rispettivamente il titolo femminile di RAW e quello intercontinentale: vanno a vuoto, dunque, gli assalti di Shayna Baszler e di Daniel Bryan, che alla vigilia di WrestleMania 36 parevano favoriti per il trionfo. Anche i titoli di coppia di SmackDown rimangono saldamente stretti attorno alle vite dei campioni in carica. In un Ladder Match dimezzato nelle proprie potenzialità dalle assenze di ben tre lottatori (a causa di uno stato influenzale di The Miz), John Morrison lascia con un palmo di naso Jimmy Uso e Kofi Kingston.
Scontro della serata, forse, quello tra Kevin Owens e Seth Rollins. KO vince per due volte: la prima per squalifica, la seconda nella ripartenza dopo la nuova stipulazione in No Disqualification Match. Particolarmente apprezzato il WrestleMania Moment regalato dal canadese, che affossa l’avversario da un salto sul tavolo dei commentatori direttamente dalla cima dello stage. Braun Strowman sconfigge Goldberg in un match da poco più di due minuti, e conquista per la prima volta in carriera lo Universal Championship. Decisione che ha fatto storcere ulteriormente il naso a chi, a febbraio, puntò già il dito contro la WWE per aver fatto perdere il titolo a Wyatt in favore di Goldberg, in vista di un match titolato contro Reigns (poi assente) allo Showcase of the Immortals. Infine, Undertaker, tornato nelle vesti dell’American Badass, ha sconfitto AJ Styles in uno scontro dal taglio cinematografico, che molti hanno bollato come un B-Movie malriuscito.