In un weekend che, per una volta, è rimasto orfano del campionato italiano di calcio in Serie A, lo sport del Belpaese ha comunque avuto modo di esultare, grazie ad un trionfo in un’altra disciplina. Nelle scorse ore, infatti, in quel di Melbourne, in Australia, ha avuto luogo il primo gran premio della sessantanovesima edizione del torneo mondiale di Formula 1. La Ferrari, e Sebastian Vettel in particolare, erano rimasti con l’amaro in bocca nella scorsa stagione, dopo aver visto sfumare una vittoria accarezzata per lunghi tratti. La voglia di rivalsa e di far bene, unitamente ad un pizzico di fortuna, hanno permesso di realizzare un buon debutto nell’annata appena iniziata.
Sebastian Vettel, in Australia, è stato capace di sovvertire quelli che erano gli infausti pronostici della vigilia, e che vedevano Lewis Hamilton, peraltro campione uscente, superfavorito per questa prima uscita di Formula 1. Effettivamente, le varie prove libere, e l’inizio stesso della corsa di Melbourne, lasciavano presagire ad uno scenario non poi troppo differente rispetto a quello immaginato. Tuttavia, una buona strategia, unita a quella piccola dose di fortuna che in generale è mancata alla Ferrari nella scorsa stagione, hanno completamente ribaltato la situazione in favore alla rossa.
Frutto dell’ottima capacità di lettura della gara, e della scelta di effettuare i pit stop nei giusti momenti: quello effettuato a ridosso della Virtual Safety Car, in sostanza, ha permesso a Sebastian Vettel di chiudere davanti al già citato Hamilton e al compagno di squadra Kimi Raikkonen, anch’egli protagonista di una prova a dir poco perfetta. Diversamente dall’altro pilota delle frecce d’argento, Valtteri Bottas: un deludente ottavo posto il suo, a conferma di una giornata rivelatasi inferiore alle aspettative per Mercedes.
La Ferrari, così, conquista anche il primo posto della classifica mondiale dei costruttori. Certo, è ancora lunghissima, ma se è vero che il buon giorno si vede dal mattino, i prossimi mesi potrebbero essere davvero scoppiettanti.