Hamilton Formula 1

Si è concluso da pochi minuti il gran premio del Messico, rivelatosi, come era stato ampiamente preventivato nei giorni scorsi, risolutivo per le sorti del mondiale di Formula 1. Lewis Hamilton aveva conquistato un bottino considerevole fino a questo momento, e oramai solamente l’aritmetica lo separava dalla conquista dell’ennesimo titolo iridato. Il sesto, per l’esattezza: in precedenza, il pilota in forza a Mercedes aveva trionfato nel 2008, nel 2014, nel 2015, nel 2017 e nel 2018. Un vero e proprio re, un’inarrestabile forza della natura cui non hanno saputo opporsi i vari Vettel e Leclerc, autori di un mondiale di Formula 1 ad alti e bassi.

 

Hamilton Formula 1E anche in Messico, ancora una volta, i due ferraristi non hanno saputo approfittare della situazione, pur potendo vantare la pole. La strategia delle gomme, rivelatasi ancora una volta vincente, ha infatti favorito il sopravanzare dei corridori di Mercedes: Hamilton ha chiuso in prima posizione, mentre Bottas è arrivato terzo. Sfortunato, invece, Max Verstappen: l’olandese ha forato una gomma durante il quinto giro, e, pur provando a rimontare, non è riuscito ad andare oltre la sesta piazza. Leclerc, invece, ha fatto sua la poco invidiabile medaglia di legno, finendo di un soffio fuori dal podio.

 

Una gara, e un mondiale in generale, che inevitabilmente comporterà degli strascichi importanti all’interno della Ferrari. La scuderia italiana non è mai stata realmente competitiva in questa stagione, con un’interminabile catena di errori che ha gambizzato le speranze iridate dei vari Vettel e Leclerc. Il futuro del pilota teutonico, in generale, sembra in bilico, specialmente in virtù delle ambizioni che gravano sul suo giovane compagno di squadra. Un fatto, quest’ultimo, supportato anche dall’attuale classifica dei piloti: Leclerc è virtualmente terzo con 236 punti al suo debutto assoluto, mentre il veterano Vettel è quarto, con 230 punti. La vittoria di Hamilton, ad ogni modo, fa il paio con quella conquistata nella scorsa gara, allorché Mercedes aveva già fatto suo il titolo costruttori.

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