Napoli

Il Maradona di Napoli torna a tingersi delle notti magiche di Champions dopo un forfait lungo due anni, e lo fa sbancando nientemeno che i vicecampioni della precedente edizione. Il Liverpool di Klopp rientra ad Anfield con le pive nel sacco, tale è stata la portata dell’umiliazione subita dai ragazzi terribili di Luciano Spalletti. Un poker destinato a entrare nella storia del calcio azzurro, e proprio in un turno che aveva riservato un debutto amaro alle italiane impegnate nella competizione. Dopo il KO subito dalla Juve al Parco dei Principi, e al deludente pareggio del Milan in casa del Salisburgo, anche l’ Inter si è dovuta piegare dinanzi a un Bayern considerato virtualmente ingiocabile.

 

NapoliAll’ex San Paolo però la musica è diversa, a partire dall’urlo “The Champions” che, evidentemente, fa tremare le gambe degli uomini in divisa rossa. Il primo tempo, in particolare, è interamente di stampo Napoli. Osimhen coglie un palo dopo appena 44 secondi dal fischio d’inizio, poi è Zielinski, al quinto minuto, a siglare il vantaggio: il polacco si procura un rigore per un tiro deviato con la mano in area da Milner, e lo trasforma con freddezza non lasciando scampo ad Alisson.

 

È una frazione di indicibile sofferenza per il Liverpool: Anguissa domina a centrocampo, sulle fasce Kvaratskhelia e Politano sembrano due schegge impazzite. Minuto 15, Osimhen brucia van Dijk in velocità che lo stende in area: è ancora rigore, il nigeriano si presenta sul dischetto e stavolta Alisson para. Poco male, perché il Napoli ne fa comunque altri due: prima con Anguissa, che capitalizza una splendida triangolazione con Zielinski, poi con Simeone, subentrato all’infortunato Osimhen e ben assistito da Kvaratskhelia, che da solo scherza l’intera difesa dei Reds.

 

La ripresa si apre sulla falsariga del primo tempo, con il quarto gol che tronca definitivamente le speranze di rimonta del Liverpool: altra azione in velocità, Simeone libera Zielinski che è bravo a ribadire un tap-in vincente alle spalle di Alisson, dopo che questi aveva miracolosamente respinto la prima conclusione dell’incursore polacco. I Reds provano a risalire la china con Luis Diaz, che mette a segno il gol della bandiera a risultato ormai acquisito. Vince il Napoli per 4 – 1, Maradona in visibilio.

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