È successo di tutto durante l’esordio europeo della Juventus, in una trasferta, quella di Valencia, segnata da una serie di clamorosi episodi. E il blitz compiuto dai bianconeri in terra spagnola, che spesso ha dato dei grandi dolori alla Vecchia Signora nelle competizioni internazionali, è stato a dir poco epico: in inferiorità numerica per oltre due terzi di gara, Chiellini e compagni hanno trovato le forze per sopraffare ugualmente gli avversari, conquistando un preziosissimo 0 – 2 in ottica girone.
Partita segnata dagli episodi, dicevamo, e che hanno visto la Juventus sfortunatissima protagonista. Tutto in salita il match, in effetti, per i bianconeri: un infortunio di Khedira, parso tutt’altro che lieve, costringe Allegri a privarsi da subito di uno dei suoi fedelissimi. Dentro Emre Can, ma il patatrac avviene al 29° minuto: contatto lieve tra Cristiano Ronaldo e l’ex difensore interista Murillo (che va a terra), l’arbitro di linea richiama il direttore di gara e quest’ultimo, dopo un prolungato conciliabolo, espelle il calciatore bianconero. Primo rosso in carriera in Champions League per il portoghese, che esce fra le lacrime e le proteste generali.
La Juventus tuttavia non accusa il colpo, e anzi, nonostante l’uomo in meno mette in campo l’abnegazione e l’orgoglio. E alla fine del primo tempo, a sorpresa, trova persino il vantaggio: Parejo compie un intervento scoordinato nel tentativo di anticipare Cancelo, l’arbitro comanda il rigore e Pjanic lo trasforma con freddezza, superando l’ex portiere bianconero Neto.
Ci si attende un secondo tempo di sofferenza, eppure la Juventus, se possibile, rientra in campo ancor più solida a determinata. Nonostante un prolungato possesso palla il Valencia non riesce a rendersi pericoloso se non con dei velleitari tentativi dalla distanza, mentre i bianconeri, viceversa, realizzano persino il raddoppio: Murillo affossa Bonucci in area, altro penalty e altra esecuzione perfetta di Pjanic. Il Valencia prova una timida reazione, ma neanche un rigore fischiato in extremis per un presunto intervento di Rugani, e anch’esso parso quanto mai dubbio, riesce a scuotere gli spagnoli: Szczesny indovina l’angolo giusto e lo respinge, sigillando lo 0 – 2 finale.