Giorgio Chiellini Italia

Invincibili, sì, ma neanche vincenti. Gli Azzurri non riescono più a trionfare e, dopo il pareggio arrivato al Franchi contro la Bulgaria, anche lo stadio St. Jakob-Park si rivela inespugnabile. È l’incredibile paradosso dell’ Italia campione d’Europa, forte del record di risultati utili consecutivi di tutti i tempi appena ottenuto (36 le gare senza perdere, staccati Brasile e Spagna ferme a quota 35), ma incapace di portare a casa i 3 punti. Notizie non particolarmente rosee per Roberto Mancini, perché se è vero che la Nazionale storicamente ha sempre sofferto nel mese di settembre, quando, cioè, la condizione atletica non è delle migliori, è anche chiaro che il rischio di mancare la qualificazione ai prossimi mondiali sia ancora una volta dietro l’angolo. Potrebbe non bastare battere la Lituania mercoledì 8 settembre: sarà assolutamente fondamentale, il prossimo novembre, sconfiggere la Svizzera nello scontro diretto per la sfida di ritorno.

 

Giorgio Chiellini ItaliaItalia che cambia quattro uomini rispetto al pareggio bulgaro: agli ovvi cambi Florenzi- Di Lorenzo e Acerbi-Chiellini, Mancini aggiunge gli avvicendamenti tra Verratti e Locatelli a centrocampo (la mezzala del PSG non è al meglio) e quello tra Chiesa e Berardi in attacco. Proprio l’ala sassuolese, al 19°, collezionerà una delle occasioni più nitide della partita: dopo essersi involato in solitaria verso la porta svizzera, però, Berardi si lascia ipnotizzare da Sommer. Sono gli Azzurri a creare più gioco, lasciando ai rossocrociati solamente alcune ripartenze che raramente riescono a creare dei concreti grattacapi a Donnarumma. Tuttavia Insigne e compagni non sembrano godere della consueta lucidità, persino nelle circostanze più favorevoli. Così, al 53°, Jorginho riesce a sprecare persino un calcio di rigore guadagnato da Berardi: il metronomo del Chelsea sul dischetto esibisce la consueta finta, ma Sommer, protagonista assoluto del match, abbranca la sfera con facilità. Nell’ultima mezz’ora l’ Italia prova a portarla a casa gettando nella mischia Chiesa, Zaniolo, Raspadori e Pessina, ma il risultato non si schioderà dallo 0 – 0. Gli Azzurri salgono a quota 11, a +4 dalla Svizzera che, però, ha ancora due partite da disputare.

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