È bastato un altro cinico 1 – 0, l’ennesimo di un periodo sicuramente poco brillante sotto il profilo delle energie fisiche, per garantire all’ Inter un bottino che va ben oltre i regolari 3 punti. Contro il Verona, fra le squadre più intense di questa Serie A, i nerazzurri confezionano una vittoria che equivale ad una forte ipoteca sullo Scudetto: con ancora soltanto 5 partite da giocare, ed un vantaggio rispettivamente di 13 e 14 punti su Milan e Atalanta (che da par loro hanno però una gara in meno), il tricolore è sempre più stretto nel pugno di Antonio Conte. Curiosamente, sarà proprio il tecnico pugliese a concludere l’egemonia juventina da lui stesso inaugurata quasi un decennio fa.
Ancora più curioso che una vittoria così importante, al termine di una stagione comunque sfiancante tanto sul piano atletico che su quello mentale, venga firmata ancora una volta da Darmian e Hakimi: i due esterni che, in collaborazione, avevano avuto la meglio anche contro il Cagliari, esattamente allo stesso minuto (76°), ergendosi come il valore aggiunto dell’ Inter in questa delicatissima fase di stagione. Devastante, in particolar modo, l’ala marocchina: vicino al gol personale con un palo colto su calcio piazzato, il numero 2 nerazzurro sarà poi determinante in rifinitura, consentendo a Darmian di realizzare il quarto gol con la casacca interista, il più importante fin qui. Lukaku e Lautaro, comunque preziosi con sponde, inserimenti e pressing, possono permettersi di riposare.
Per l’ Inter il pericolo più grande viene rappresentato da Faraoni, in gol a 7 minuti dalla fine prima che il signor Abisso annulli il pareggio fischiando una carica sul portiere: rimane qualche dubbio, che tuttavia non avrebbe fugato un vantaggio conquistato con merito e legittimato sul campo. A questo punto, ai nerazzurri mancano appena 5 punti per essere matematicamente certi dello Scudetto: il titolo potrebbe arrivare domenica 9 maggio contro la Sampdoria.