Non è più il Milan straripante di inizio stagione. E se viene meno anche il risultato in trasferta, fin qui uno dei fattori dell’annata rossonera, ben si inquadra il grande momento di difficoltà che la banda di Pioli sta vivendo da qualche settimana a questa parte. All’Olimpico è festa grande della Lazio, che in poche giornate ha divorato lo svantaggio che la separava dal quartetto di testa e, complice la gara col Torino ancora da recuperare, può ancora sognare la Champions. Corsa apertissima, quella ai piazzamenti per l’Europa che conta: con l’ Inter praticamente certa del posto, complice uno Scudetto che arriverà a breve, rimangono tre slot per cinque squadre, da assegnare nelle cinque giornate restanti. Atalanta, 68 punti; Napoli, Juventus e Milan, 66 punti; Lazio, 61 punti (una partita da recuperare). Due tra queste, rimarranno fuori.
A Roma non c’è praticamente storia, tale è la superiorità della Lazio o, perlomeno, la manifesta inferiorità dei rossoneri. Al 2° minuto i biancocelesti sono già avanti: Immobile vede il taglio di Correa, l’argentino si presenta a tu per tu con Donnarumma e, dopo averlo saltato, insacca il momentaneo 1 – 0. Gli uomini di Inzaghi gestiscono il risultato senza grossi patemi, e addirittura troverebbero il raddoppio anche entro la fine del primo tempo, con Lazzari: il terzino, lanciato sul filo del fuorigioco da un brillante Correa, si trova però di pochi millimetri oltre l’ultimo difensore del Milan.
Lazio che parte in maniera arrembante anche nel secondo tempo, e al 51° è ancora Correa a trovare il 2 – 0: l’assist stavolta proviene dai piedi di Luis Alberto, e, complice l’opposizione evanescente di un Tomori formato horror, Donnarumma è battuto per la seconda volta. La reazione del Milan non arriva: l’immagine sfiancata dei giocatori rossoneri si riflette nelle condizioni di Mario Mandzukic, praticamente un fantasma e non solo da oggi. All’87° Immobile cala persino il tris: Lazzari serve il bomber capitolino, il cui tracciante colpisce il palo interno per poi insaccarsi in rete. Per il Milan è il secondo KO consecutivo, forse il più difficile: in un momento così delicato della stagione, Pioli dovrà dar fondo a tutte le proprie risorse per non gettare alle ortiche il lavoro di un anno intero.