Il posticipo serale del lunedì conferma le ambizioni scudettate dei nerazzurri di Milano e, con la fondamentale vittoria ottenuta ai danni dell’Atalanta di Gasperini, lancia definitivamente Antonio Conte verso un titolo che a questo punto solo lui può perdere. L’ Inter passa a pieni voti il complicato esame bergamasco, mantenendo immutato il +6 dal Milan secondo in classifica, nonché inviolata la propria porta contro uno dei migliori attacchi d’Europa (il secondo, per numeri, della Serie A). E il gol che potrebbe decidere le sorti di questo campionato, forse ulteriore segnale del destino, porta la firma di Milan Skriniar: proprio lui, il difensore che, nella scorsa estate, sembrava essere finito ai margini del progetto nerazzurro, pronto ad essere sacrificato per esigenze di bilancio e sostituito, nel trittico immaginato da Conte, da Aleksandar Kolarov.
Il tempo ci ha poi raccontato una storia diversa: Kolarov si è rivelato essere un flop – evidente il declino atletico dell’ex romanista – mentre Skriniar, tolto dal mercato e rimasto a contendere il posto ai vari de Vrij e Bastoni, si è ripreso l’ Inter a suon di prestazioni sempre più convincenti. La rete siglata al 54° minuto, a risolvere la mischia nata dagli sviluppi di un calcio d’angolo, è probabilmente la più importante della sua carriera. Un 1 – 0 che pesa ben più dei 3 punti che l’ Inter aggiunge agli ormai 62 del bottino complessivo, allungando a sette la striscia di vittorie consecutive. Più in generale, i nerazzurri non perdono dallo scorso 6 gennaio, quando furono sconfitti nella gara interna contro la Sampdoria: da allora, Lukaku e compagni hanno messo insieme 8 successi e 2 pareggi, un ruolino di marcia insostenibile per le varie inseguitrici. Inclusa la Juventus, campionessa uscente e, con 10 punti di ritardo rispetto al suo ex allenatore, ormai pronta ad abdicare dal trono sul quale è rimasta seduta nell’ultimo decennio.