Con il calcio di rigore fallito da Luis Muriel, al termine di una gara impazzita e costellata di episodi, i tifosi nerazzurri avevano ormai capito che il sogno tricolore stava per divenire realtà. Con l’1 – 1 tra Sassuolo e Atalanta, l’ Inter è matematicamente campione d’Italia. Tramonta così, in una domenica di maggio, l’egemonia juventina durata ben nove anni. I bianconeri passano il testimone ad Antonio Conte, non a caso l’uomo che, oltre 3000 giorni fa, quel dominio l’aveva inaugurato. Termina dunque il digiuno interista: dopo una decade di magre e brucianti delusioni, e a undici anni di distanza dallo storico triplete, le piazze milanesi tornano a riempirsi di tifosi festanti. È lo Scudetto numero 19 per il club meneghino, il primo per una società straniera in Italia. E chissà che, l’anno prossimo, il gruppo Suning non riesca a cucire sulla maglia nerazzurra anche una seconda stella dorata: dopo la Juventus, diventerebbe la seconda squadra a riuscire nell’impresa.
Un trionfo avvenuto fuori dal campo, ma che in qualche modo il terreno di gioco aveva già ufficiato ieri sera: con lo 0 – 2 rifilato al Crotone, l’ Inter aveva virtualmente già chiuso i conti, lanciando il countdown Scudetto. La partita pazza del Mapei, in cui Sassuolo e Atalanta si sono annullate a vicenda con un’espulsione e un calcio di rigore per parte, ha solamente sancito una celebrazione che, al massimo, sarebbe stata procrastinata da qualche giorno. Sui social fioccano i complimenti al club nerazzurro, i primi dei quali provenienti proprio dalla sponda juventina. “Ben fatto Steven!” scrive Andrea Agnelli su Twitter (riferendosi a Zhang, ndr). “Felice per te, e fiero di essere tuo leale avversario fuori dal campo e amico fuori dal campo.” prosegue il numero uno bianconero. Anche la FIGC omaggia il successo dell’ Inter con diversi post tematici, mentre tra i giocatori nerazzurri scoppia la festa: da Hakimi ad Eriksen, l’entusiasmo è palpabile.