Quattro gol, il derby, il ritorno di Pogba. Tanti bei segnali per una Juventus che continua a vincere, e che nonostante la stagione sferzata da tanti problemi sarebbe virtualmente seconda, non fosse per la penalizzazione di 15 punti. All’Allianz Stadium il Toro getta la spugna dopo aver retto un tempo, frangente nel quale è riuscito anche a mettere sotto per ben due volte la Signora. Non è bastato: nel momento in cui Max Allegri ha finalmente potuto disporre di tutte – o quasi – le sue risorse, il risultato è arrivato ugualmente e in maniera persino roboante. Ironico che il poker sia giunto proprio all’indomani della critica sul corto muso, che aveva indispettito il tecnico bianconero già alla vigilia del match di ritorno di Europa League col Nantes (guarda caso vinto con tre reti di scarto).
La Juventus mescola nuovamente le carte scegliendo il giovane Barrenechea in cabina di regia. L’ennesima bocciatura di Paredes sa di destino segnato: difficilmente l’argentino campione del mondo verrà riscattato a fine stagione. Solita difesa “brasiliana” per i bianconeri, Cuadrado e Kostic presidiano le fasce, Di Maria invece bazzica Vlahovic in avanti. Eppure, l’inizio è tutto di stampo granata, col Torino che trova il vantaggio al primo affondo: sugli sviluppi di un calcio da fermo il pallone finisca a Karamoh che, liberissimo, spiazza un impotente Szczesny. La reazione dei padroni di casa è caotica ma efficace, e al 16° Cuadrado trova già il pari con una staffilata di destro deviata per due volte dagli avversari. Grandi emozioni anche al termine del primo parziale: Sanabria firma il controsorpasso Toro con un colpo da biliardo che elude la marcatura di Bremer, ma subito dopo Danilo confeziona nuovamente il pareggio con un’incornata convalidata dalla goal line technology.
Nella ripresa gli ospiti calano d’intensità, e allora ne approfitta una Juventus arrembante come non mai. La traversa di Linetty pareggia quella di Vlahovic qualche minuto prima, poi Bremer realizza il più classico dei gol degli ex su delizioso suggerimento del neoentrato Chiesa. Si rivede anche Pogba, alla prima presenza dal suo ritorno in bianconero, ma è l’altro francese a mettere il punto esclamativo sul derby: Rabiot sbuca un fantasma sull’ennesimo letale calcio da fermo e, con un tocco di prima intenzione, batte Milinkovic-Savic per la quarta volta. Finisce 4 – 2: Juventus che aggancia il Bologna al settimo posto e resta attaccata alla scia europea. Il Torino, KO resta blindato a metà classifica.