Il sassolino è stato lanciato appena pochi giorni fa, e il suo rotolare inesorabile, nel giro di brevissimo tempo, ha provocato una vera e propria valanga. La WWE starebbe seriamente pensando a un match clamoroso per WrestleMania, che metterebbe a confronto due fra le più grandi icone della disciplina: The Undertaker contro Sting, entità sovrannaturali che hanno scritto alcune fra le pagine più memorabili della storia del wrestling.
Uno scontro fra Undertaker e Sting è sempre stato visto come un dream match dai fan, sia per l’eccezionale carisma degli atleti in questione, sia per la loro straordinaria abilità sul lottato, sia per i punti in comune dei loro personaggi: l’apparizione improvvisa sul ring (con un rintocco di campana per il Becchino e con il gracchiare di un corvo per il Vigilante), la capacità di intimorire gli avversari, i look inquietanti e legati a misteriose forze oscure.
Un dream match, come detto, che è stato effettivamente sognato per anni, ma che non si è mai realizzato. E che adesso, purtroppo, appare quanto mai fuori tempo. Undertaker a marzo compirà 55 anni, in carriera ha subito numerosi infortuni e le sue ultime apparizioni in WWE, per via della sua non più ottimale condizione fisica, non sono state esaltanti. Basti pensare alla faida contro Goldberg nella scorsa primavera, sfociata in un disastroso match nel palcoscenico arabo di Super ShowDown: sul ring, le due leggende rischiarono persino la vita a causa di alcune manovre sbagliate.
La situazione di Sting, se possibile, è addirittura più grave di quella di Undertaker. The Icon, al secolo Steven Borden, compirà a marzo 61 anni. Un’età ancor più critica di quella del collega, con l’aggravante del brutto infortunio subito al collo, a Night of Champions, il 20 settembre del 2015. In quel pay per view Sting perse il match per il titolo massimo contro Seth Rollins, e contestualmente la sua lesione lo costrinse al ritiro. Tutto, insomma, rema contro questa faida che avrebbe del clamoroso, ma mai dire mai in WWE: basti pensare all’incredibile ritorno di Edge alla Royal Rumble, dopo quasi un decennio di assenza.