Si è conclusa da poco la terza edizione di Crown Jewel, l’evento arabo della WWE disputatosi, per l’occasione, in quel di Riad. Card ricchissima per un pay per view storicamente noto per la quantità dei suoi incontri, spesso a scapito della loro qualità. Stavolta però non si può certo dire che gli spettatori presenti nella Mohammed Abdu Arena siano rimasti delusi: nonostante l’esito largamente scontato di alcuni match, lo spettacolo non è mancato.
Crown Jewel ha cominciato a scaldare il pubblico nel kick-off, quando gli Usos hanno affrontato e sconfitto il restaurato Hurt Business (nella formazione composta da Cedric Alexander e Shelton Benjamin) in un tag team match comunque non valevole per i titoli di coppia. L’evento vero e proprio è iniziato col botto alle 18:00 italiane, quando sul ring è stata calata la gabbia: in quasi mezz’ora, Edge ha trionfato su Seth Rollins mettendo fine alla loro faida in un divertente Hell in a Cell match. Subito dopo è toccato a due idoli di casa mandare in visibilio la platea: Mansoor ha sconfitto Mustafa Alì, che poco dopo è stato attaccato dalla medaglia d’argento a Tokyo nella categoria oltre 75 kg nel karate Tareg Hamedi, entrato a sorpresa nell’arena.
Gli RK-Bro mantengono le cinture di coppia di RAW dall’assalto di AJ Styles e Omos, Goldberg ha poi sopraffatto Bobby Lashley nonostante quest’ultimo sia stato aiutato dai suoi “scagnozzi” dell’Hurt Business. Zelina Vega e Xavier Woods hanno vinto rispettivamente il Queen’s Crown e il King of the Ring Tournament, battendo in finale Doudrop e Finn Balor. Big E rimane campione WWE: nulla da fare per Drew McIntyre, che pure ha dato vita ad un ottimo match. Grande spettacolo per le ragazze, nel triple threat valido per il titolo femminile di SmackDown: Becky Lynch ha vinto la contesa in maniera sporca schienando Sasha Banks aggrappandosi alle corde, ma tutte e tre le performer, inclusa Bianca Belair, hanno dato vita ad una sequenza di manovre di alto livello. Infine, Roman Reigns conserva lo Universal Championship contro Brock Lesnar: anche in questo caso però l’esito della sfida è stato sporcato dalle scorrettezze della famiglia del Big Dog.