Era partita in sordina, facendo serpeggiare un certo malumore tra gli appassionati. E anche se probabilmente non entrerà nel novero delle migliori edizioni di sempre, WrestleMania 38 ha invece ribaltato le scarse aspettative della vigilia, rivelandosi come uno show assolutamente soddisfacente. A partire dalla prima serata, che ha visto l’atteso ritorno del figliol prodigo Cody Rhodes in WWE: l’American Nightmare ha sconfitto Seth Rollins. Bianca Belair si è riappropriata del titolo femminile di RAW, sottrattole da Becky Lynch a Summerslam. È invece andato a vuoto l’assalto di Ronda Rousey alla cintura di SmackDown: Charlotte ha difeso il proprio regno grazie a una vittoria sporca.
Anche gli Usos sono rimasti campioni di coppia di SmackDown, avendo sconfitto l’inedito duo formato da Nakamura e Boogs grazie anche all’infortunio occorso a quest’ultimo. Drew McIntyre ha avuto la meglio su Happy Corbin, uscendo persino dal conteggio della End of Days: viene così stroncata la streak della finisher di Corbin, tra le più protette in assoluto in WWE. I Mysterios sono stati battuti da The Miz e Logan Paul, al termine di una contesa comunque divertente e ricca di bei momenti. Buona la prestazione dell’influencer, persino sorprendente se rapportata alle attese che gravavano su di lui. Prima serata chiusa dal ritorno sul ring di Stone Cold Steve Austin, a quasi vent’anni dall’ultimo match: l’idolo di casa ha mandato in visibilio i tanti occorsi nell’arena, battendo Kevin Owens e dando poi il via al solito spettacolo a colpi di birra.
Nella seconda serata di WrestleMania, aperta dal ritiro ufficiale di Triple H dalle lotte, grande spettacolo da parte delle ragazze: il fatal four way per le cinture di coppia ha regalato diversi spot memorabili, e alla fine i titoli sono andati a Sasha Banks e a Naomi. Hanno invece difeso il loro regno gli RK-Bro, e anche in questo caso non sono mancati alcuni momenti da ricordare. Nulla da fare dunque per gli Street Profits e gli Alpha Academy. Dopo il rinvio, i New Day sono stati velocemente sconfitti dal terzetto composto da Sheamus, Ridge Holland e Butch. La sfida tra colossi se l’aggiudica Bobby Lashley, che è riuscito a mandare al tappeto il gigantesco Omos. Johnny Knoxville dei Jackass ha battuto Sami Zayn in una contesa frizzante e caratterizzata dall’utilizzo di numerosi oggetti non convenzionali. La vittoria di Edge su AJ Styles, poco quotata alla vigilia, è condizionata dall’arrivo di Damien Priest, protagonista di un apparente turn-heel: si prospetta un nuovo tag team?
Toccante l’omaggio riservato al neo hall of famer Undertaker, comparso in entrambe le serate con l’iconica themesong per salutare i tifosi: come Steve Austin, anche il Becchino, in quanto texano, era un beniamino di casa. Un veloce roll-up consente a Pat McAfee di sconfiggere Austin Theory davanti allo sguardo contrariato di Vince McMahon, che è poi salito personalmente sul ring a lottare contro l’ex campione di footballl americano: a 76 anni il patron della WWE ha intrattenuto la folla vincendo grazie ad alcune scorrettezze, ma è stato poi mandato al tappeto dall’acclamatissimo Steve Austin, tornato anche nella seconda serata. Infine, l’attesissimo main event di WrestleMania 38 ha incoronato Roman Reigns come unico campione della compagnia: non senza scorrettezze, il Tribal Chief ha sconfitto Brock Lesnar unificando le cinture principali della WWE.