Tennis wimbledon

Oramai l’emergenza del coronavirus è diventata troppo seria e drammatica, per tutti. Nel mondo si contano oltre un milione di casi accertati di contagio da covid-19, con una quantità di vittime che purtroppo ha superato le 50.000 unità. Il problema, inizialmente sottovalutato, è poi deflagrato compromettendo quella che era la nostra quotidianità. In tanti hanno perduto il lavoro, sono stati costretti a chiudere le proprie attività, per non parlare di chi non ha potuto neanche dare un ultimo saluto ai cari scomparsi. Anche il mondo dello sport, naturalmente, si è dovuto adeguare alle restrizioni contenitive adottate dai vari paesi, e poco a poco qualsiasi competizione agonistica si è dovuta fermare. Il calcio poco alla volta ha dovuto congelare campionati e competizioni nazionali e internazionali, poi è stata la volta del rugby, dei motori e delle Olimpiadi. Il tennis finora aveva provato a resistere, con il torneo di Wimbledon rimasto come uno degli ultimi baluardi dell’intera situazione. Ma adesso anche questa certezza è caduta.

 

Tennis wimbledonNelle scorse ore è infatti giunta la notizia ufficiale, che in qualche modo era nell’aria. Una delle più importanti manifestazioni al mondo di tennis, che si sarebbe dovuta tenere tra il mese di giugno e quella di luglio, è stata definitivamente cancellata. Solamente altre due volte era successo nella storia: in occasione delle due guerre mondiali, tra il 1915 e il 1918, e tra il 1940 e il 1945. Inevitabile, visto il contesto attuale, che anche Wimbledon seguisse la stessa sorte già toccata a molte altre discipline. Ma avere la conferma della notizia in qualche modo produce effetti che fanno male, e che inevitabilmente suscitano le reazioni intristite degli atleti coinvolti. Scioccati si son detti Serena Williams e soprattutto Roger Federer, forse il più grande atleta di tennis di tutti i tempi, che di Wimbledon ha fatto il proprio regno: per lui ben otto affermazioni in questa manifestazione.

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