La sessione invernale di calciomercato si è conclusa, lasciando strascichi inquietanti in un contesto – quello italiano – già messo a dura prova da conclamati problemi economici e dallo scandalo plusvalenze. Se i riflettori continuano a essere puntati sulla Juventus, la questione sembra essere in realtà molto più grande di così, e conferma uno scenario di impoverimento tecnico già in preoccupante incremento negli ultimi anni. È una Serie A saccheggiata dei suoi maggiori talenti, che continuano a migrare verso i ricchissimi porti esteri guidati, perlopiù, da sceicchi e superpotenze inglesi. Non è un caso se, confezionato proprio ieri l’acquisto record di Enzo Fernandez per 120 milioni di euro, il Chelsea ha completato una campagna sontuosa, pressoché impensabile per essere quella di “riparazione”. Tra la scorsa estate e questa sessione, solamente di cartellini i Blues hanno speso più di 600 milioni.
Non c’è quindi da stupirsi se l’ Inter ha perso Milan Skriniar a parametro zero, dopo aver respinto diverse offerte a due cifre soltanto qualche mese fa. I nerazzurri erano certi del rinnovo dello slovacco, che si è però lasciato irretire dalle sirene parigine. A spuntarla è stato alfine il PSG, che rileverà le prestazioni del difensore al termine di questa stagione. Non è la prima volta che succede: con la stessa formula, due anni fa i transalpini misero sotto contratto Gigio Donnarumma dal Milan. E proprio i rossoneri campioni in carica in Serie A sono sprofondati in una crisi alla quale sembra difficile porre rimedio, specialmente dopo lo strappo con Leao circa il prolungamento del contratto. Il portoghese, lusingato dalla ricca corte di parecchie squadre della Premier League, sembra destinato a lasciare il capoluogo lombardo già dalla prossima estate. Per il Milan sarebbe un colpo difficile da digerire, ma necessario per non rischiare di perdere a zero anche lui: i casi Donnarumma, Romagnoli, Kessié e Calhanoglu insegnano.
Infine c’è Zaniolo, all’ennesima “zaniolata” della sua carriera. Se però nella precedente sessione la situazione era in qualche modo rientrata, i rapporti tra il giocatore e la società giallorossa si sono deteriorati talmente tanto che una pacificazione appare quanto mai improbabile. Dopo aver rifiutato il Bournemouth (che ha poi virato su Traoré del Sassuolo), l’ex fantasista dell’Inter è stato messo fuori rosa e, simbolicamente, fuori dal progetto della Roma. Resterà nella capitale fino a giugno, dopodiché, con ogni probabilità, anche lui saluterà la Serie A.