Serie A

Parafrasando una celebre pellicola con protagonista Nicolas Cage, verrebbe da dire “fuori in 90 minuti”. L’ultima giornata del campionato di Serie A sarà determinante per esprimere due verdetti fondamentali: quale sarà la terza squadra a retrocedere in cadetteria, e soprattutto chi vincerà lo Scudetto tra Milan e Inter. Il capoluogo lombardo torna dunque ad essere l’epicentro calcistico nazionale, dopo il decennio dominato dalla Juventus e il trionfo che nella scorsa stagione potrebbe aver forse aperto e già chiuso il nuovo ciclo vincente nerazzurro. Stefano Pioli, in effetti, è strafavorito: al Milan basta appena un punto, a prescindere da ciò che faranno i cugini, per conquistare il suo primo titolo da allenatore.

 

Serie AUn’impresa che avrebbe quasi dell’impensabile per i rossoneri, dal momento in cui, nella scorsa estate, in pochi avevano pronosticato un Milan da Scudetto. Era anzi lecito attendersi una riconferma da parte dell’Inter, nonostante il terremoto degli addii di Conte, Lukaku e Hakimi, e gli avvicendamenti con Inzaghi, Dzeko e Dumfries. I nerazzurri, che a un certo punto del campionato parevano davvero in aria da seconda stella, hanno poi inanellato un filotto di risultati negativi, permettendo il rientro dei rossoneri nella corsa al titolo. Il crocevia determinante è certamente il derby dello scorso febbraio, ribaltato da un’impensabile doppietta di Giroud.

 

L’ultimo ostacolo milanista per la vittoria della Serie A, a 11 anni di distanza dalla prima volta, è dunque il Sassuolo di Mimmo Berardi, uno che quando vede rossonero si trasforma: proprio l’indimenticabile poker rifilato ai meneghini nel lontano gennaio del 2014, a siglare un clamoroso 4 – 3 in favore dei neroverdi, consacrò il talento dell’attaccante calabrese nella massima divisione italiana. Dall’altra parte, Pioli conta nella crescita esponenziale di Leao, rivelatosi un crack assoluto in questa stagione. Per l’ Inter, invece, si profila la sfida alla Sampdoria del grande ex Antonio Candreva: i doriani, già salvi, sperano di chiudere dignitosamente un campionato di Serie A comunque importante. I nerazzurri, per coltivare le residue speranze scudettate, saranno costretti a vincere e sperare in una non vittoria dei cugini.

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