Gli anticipi della penultima giornata del campionato di Serie A continuano a scrivere altri verdetti della competizione: con la sconfitta per 2 – 0 nel derby, la Lazio è ufficialmente tagliata fuori dalla volata Champions. Nonostante la gara con il Torino ancora da recuperare, i biancocelesti non possono più aspirare al quarto posto: incolmabile il distacco che la separa dal terzetto composto da Milan, Juventus e Napoli, le squadre rimaste a contendersi le ultime due posizioni per l’Europa che conta. Nel pomeriggio, infatti, l’ Atalanta aveva già battuto il Genoa con un roboante 3 – 4, salendo al secondo posto e soprattutto conquistando aritmeticamente uno dei tre slot disponibili per la prossima edizione della Coppa dei Campioni. Per la Roma, invece, è una magra consolazione all’interno di un’annata da dimenticare: il canto del cigno di Fonseca, che tra qualche settimana passerà il testimone a José Mourinho.
Roma che approccia alla sfida con qualche piccola novità rispetto alle ultime uscite, affidandosi all’esperienza dei veterani. Il vantaggio, in effetti, è frutto del lavoro della premiata ditta Mkhitaryan-Dzeko: il bosniaco “scherza” Acerbi, palla verso l’armeno che, con un bel piatto di prima intenzione, supera facilmente Reina. Grande annata per Mkhitaryan, al suo 12° gol in questo campionato (il 14° considerando tutte le competizioni): non faceva così bene dalla stagione 2012-2013, l’ultima con la casacca dello Shakhtar.
Nella ripresa la Lazio sprofonda: Immobile e compagni non riescono ad incidere, mentre la Roma va più volte vicina al raddoppio. Il 2 – 0 che chiude i conti porta la firma di un altro veterano: è Pedro a mettere il sigillo che ipoteca la vittoria giallorossa, con un gran tiro dalla lunga distanza che sorprende Reina. C’è ancora spazio per l’espulsione di Acerbi, alla seconda ammonizione per un fallo su uno scatenato Dzeko. Roma che dunque è sempre più vicina alla qualificazione per l’Europa League, e nell’ultima di campionato contro lo Spezia saluterà Fonseca. Fine della corsa per gli uomini di Inzaghi, che affronteranno il finale di stagione verosimilmente senza altri obiettivi raggiungibili.