Si sono conclusi da poche ore gli Europei di Nuoto tenutisi in quel di Roma, presso il Foro Italico. Una manifestazione a dir poco trionfale per gli Azzurri, che hanno dominato il medagliere fin dal primo giorno rendendosi protagonisti di alcune imprese eccezionali. I nostri atleti hanno conquistato un totale di 67 podi sui 225 complessivi, tracciando una distanza siderale rispetto alle dirette inseguitrici. È vero che a causa della guerra ucraina mancava la corazzata russa – da sempre molto competitiva nelle discipline acquatiche – ma non c’è dubbio che l’Italia sarebbe risultata comunque superiore alle altre nazioni, grazie alla sapiente programmazione che ha saputo coltivare una nuova generazione di fenomeni.
Il medagliere della XXXVI edizione degli Europei di Nuoto, come detto, parla chiaro. In totale gli atleti nostrani hanno conquistato 24 ori, 24 argenti e 19 bronzi. Impietoso il confronto con le altre selezioni. La Gran Bretagna, che riunisce diverse nazioni sotto un’unica egida, si è fermata a 10 ori, 8 argenti e 9 bronzi. Neanche mettendosi insieme all’Ucraina, terza in questa graduatoria, i sudditi della regina sarebbero riusciti a impensierire gli Azzurri: gli ucraini portano a casa 10 ori, 6 argenti e 1 bronzo.
Memorabili le imprese in pressoché ogni disciplina, dal nuoto ai tuffi financo alle acque libere. Sugli scudi Gregorio Paltrinieri, che a quasi 28 anni è ormai considerato il più grande nuotatore italiano di tutti i tempi. È mancato il suggello nella 10 km, ma “Supergreg” ha comunque arricchito il proprio palmarès con 4 medaglie: gli ori nella 5 km individuale, nella 5 km staffetta e negli 800 metri, e l’argento nei 1500 metri. Memorabile anche Chiara Pellacani, ormai degna erede della leggenda di Tania Cagnotto: per lei oro nella squadra mista e nel trampolino 3 metri, argento nel sincro 3 metri, bronzo nel trampolino 1 metro e nel sincro 3 metri misto.