Simone Verdi

È di poche ore fa la clamorosa notizia del “no” che Simone Verdi ha rifilato al Napoli, dopo diverse giornate di corteggiamento serrato e che, soltanto ieri, pareva indirizzato verso il fatidico “sì”. Una mazzata per le ambizioni del club campano e soprattutto di Maurizio Sarri, che proprio nel bolognese aveva individuato il profilo ideale da inserire nella rosa azzurra.

 

Simone VerdiSimone Verdi, classe ’92, rappresenta un vero e proprio jolly offensivo, in quanto, oltre ad essere in grado di ricoprire praticamente tutti i ruoli del reparto avanzato, è anche ambidestro e possiede doti tecniche, tattiche e balistiche fuori dal comune. Non a caso, proprio in questa stagione, l’ex talento di scuola milanista, con la casacca del Bologna, sta andando incontro ad una vera e propria consacrazione: 6 reti in 20 presenze, svariati assist; rimarrà memorabile, inoltre, la gara disputata lo scorso 4 novembre contro il Crotone, allorché siglò una doppietta con due calci di punizione tirati uno con il piede destro e l’altro col piede sinistro.

 

Maurizio Sarri, che aveva già potuto allenarlo durante le annate all’Empoli, sperava così di poterlo riabbracciare, e di inserirlo in un contesto, quello napoletano, capace di contendere lo Scudetto alla Juventus. Un profilo che avrebbe fatto davvero comodo in casa azzurra, soprattutto a causa dell’ormai conclamata panchina corta, e delle scarse alternative offensive ai vari Insigne, Mertens e Callejon.

 

Proprio le poche garanzie nell’essere impiegato con una certa continuità, tuttavia, hanno fatto desistere il giovane Verdi, che ha così preferito rimanere nella sua Bologna, squadra della quale è divenuto una delle colonne portanti. E, adesso, la dirigenza del Napoli, parsa comunque indispettita da questo rifiuto, sta già cercando delle soluzioni di ripiego. La prima porta ad una vecchia conoscenza della Serie A: Gerard Deulofeu, al Milan nello scorso anno, che al Barcellona è praticamente chiuso dall’arrivo di Coutinho. La seconda opzione è invece rappresentata dal brasiliano Lucas Moura, che dopo gli arrivi di Neymar e di Mbappé non trova più spazio nel Paris Saint Germain.

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