insigne Napoli

Nel segno del quattro. Come i gol rifilati all’Udinese, demolito allo Stadio Friuli al termine dell’ennesima prestazione confortante. O come le giornate necessarie a prendersi la vetta della classifica, peraltro a punteggio pieno. Il Napoli di Luciano Spalletti è una macchina da guerra: con 12 punti conquistati la banda azzurra può già candidarsi tra le favorite per la conquista dello Scudetto, un’ambizione resa ancor più solida dal KO inflitto alla Juventus di Massimiliano Allegri.

 

insigne NapoliUn lavoro frutto di un amalgama di squadra che funziona, con un Koulibaly recuperato, un Insigne ormai maturo – nonostante le insistenti voci sul mancato rinnovo e il possibile addio nella prossima estate – e un Osimhen finalmente decisivo. È proprio il bomber nigeriano a suonare la carica firmando il gol del momentaneo vantaggio, benché gran parte del merito risieda nel piede fatato di Lorenzo “il magnifico”: il suo pallonetto dal limite supera Silvestri, e a spingerlo in rete per lo 0 – 1 è il bomber col 9 sulle spalle. È già il terzo stagionale per Osimhen: ne fece 10 nell’intera stagione scorsa.

 

È un Napoli difficile da contenere, ma fa specie che il raddoppio venga confezionato interamente dal reparto difensivo: sugli sviluppi di un calcio da fermo, Koulibaly riesce a fare una sponda mancina che scavalca nuovamente il portiere bianconero, e Rrahmani, smarcato davanti alla porta, non deve far altro che insaccare. L’Udinese non riesce a reagire, sulla mediana Fabian Ruiz è indemoniato (lo spagnolo centra anche un legno con un gran mancino da fuori) e nella ripresa i friulani crollano definitivamente. Minuto 52: Politano e Insigne fanno impazzire gli avversari, il pallone va a Ruiz che lo serve di prima per l’accorrente Koulibaly il cui destro, potentissimo, perforza Silvestri per la terza volta. Secondo gol consecutivo per il difensore, già a segno contro la Juventus nello scorso turno. Il Napoli colleziona almeno altre tre occasioni nitidissime prima di tirar fuori dal cilindro il colpo del definitivo 0 – 4: lo fa con Lozano, imbeccato da un ottimo Mario Rui.

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