Napoli

Nel regno dominato dallo Union Jack viene chiamato “Giant Killing”: ossia, quando un risultato sovverte clamorosamente quelli che erano i pronostici iniziali. Ma se lo scalpore dell’eliminazione del Milan dalla Coppa Italia è stato in qualche modo mitigato dal periodaccio che stanno vivendo i rossoneri, la débâcle di un Napoli fin qui ingiocabile, oltretutto contro la Cremonese ultima in Serie A (unica squadra a non aver vinto neppure una partita in questo campionato), ha il sapore dell’inspiegabile. È il capolavoro di Davide Ballardini, arrivato nel capoluogo lombardo solo due giorni fa e già in grado di gelare un Maradona incredulo.

 

Napoli che, dopo la sbornia juventina, propende per un turnover massiccio al punto che il solo Meret sopravvive tra i titolari scelti da Spalletti. Simeone guida l’avanguardia, supportato da Raspadori e dai due esterni Elmas e Zerbin. Ndombèlé, fin qui un oggetto misterioso, compone la cerniera di centrocampo insieme a Gaetano, mentre in difesa troviamo l’inedito quartetto formato da Bereszynski (appena arrivato dalla Sampdoria), Oestigaard, Juan Jesus e Olivera. Ballardini si affida alla qualità di Meitè, verosimilmente il migliore in campo, e al desiderio di rivalsa dei vari Ciofani, Okerere, Sernicola e Pickel, reduci da una prima parte di stagione disastrosa.

 

Ed è proprio il mediano svizzero a trovare il clamoroso vantaggio, finalizzando al meglio un’ottima ripartenza confezionata dalla Cremonese. Privo dei titolari il Napoli mostra diverse crepe, rischia di subire il raddoppio ma in qualche modo la ribalta entro la fine del primo tempo: Juan Jesus trova il rocambolesco pareggio con un’inzuccata a porta sguarnita, poi altra bella incornata di Simeone per il momentaneo 2 – 1. Frastornata, la formazione lombarda dà segnali di ripresa solo nel secondo tempo, con il pareggio siglato – nuovamente di testa – dal neoentrato Afena-Gyan a 3 minuti dalla fine. Si va ai supplementari, col Napoli incapace di mettere la freccia nonostante la superiorità numerica dovuta all’espulsione di Sernicola. Nella lotteria dei rigori è fatale l’errore di Lobotka, subentrato per dare una mano ai compagni e suo malgrado artefice della clamorosa eliminazione partenopea. Gioia indescrivibile per i grigiorossi, che trasformano tutti e cinque i loro tentativi e volano ai quarti di Coppa Italia: la prossima avversaria sarà la Roma.

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