Con un turno d’anticipo, l’ Inter si laurea campione d’inverno. La penultima giornata del girone di andata potrebbe segnare un crocevia fondamentale per l’inerzia del torneo: complici le cadute di Milan e Atalanta, il pokerissimo rifilato dai nerazzurri alla Salernitana fanalino di coda si trasforma in un +4 sulle prime inseguitrici in classifica. Alla giornata numero 18 Simone Inzaghi vanta infatti un bottino di 43 punti, frutto di 13 vittorie, 4 pareggi ed una sola sconfitta. Impressionante il dato dei gol realizzati, ben 48: quasi 3 a partita in media, e ben 10 in più rispetto al secondo miglior attacco del campionato, quello dell’ Atalanta (38). Sconfitti dalla Roma, i bergamaschi scivolano pertanto al quarto posto in classifica, con 37 punti, mentre sul piazzamento d’onore si appaiano, ex aequo, il Napoli e il Milan con 39 punti.
Napoli che si presenta a San Siro con una rosa letteralmente falcidiata dalle defezioni: Luciano Spalletti è costretto a rinunciare a Mario Rui, Koulibaly, Manolas (che a gennaio si aggregherà all’Olympiacos), Fabian Ruiz, Osimhen e capitan Insigne. Il tecnico azzurro ridisegna la difesa spostando Di Lorenzo a sinistra, Zielinski ed Elmas avanzano sulla trequarti mentre Petagna viene scelto come punta di diamante. Solo panchina per Mertens. Anguissa e Demme vanno invece a comporre la cerniera di centrocampo. Pioli perde all’ultimo Theo Hernandez, ma recupera Giroud che si accomoda tra le riserve. Pronti via e il Napoli piazza il gol che varrà 3 punti pesantissimi: al 5° minuto corner battuto da Zielinski, Elmas sfugge alla marcatura di Ibra e Tonali e batte Maignan con un’inzuccata vincente.
Gara conservativa per il Napoli, che per la parte restante del primo tempo si limita a contenere le folate offensive di uno sterile Milan. Nella ripresa gli spazi si aprono, e al 52° Petagna spreca il potenziale raddoppio: da segnalare, nell’occasione, la chiusura di Tomori. Giro di sostituzioni, poi il convulso finale: Kessié trova l’insperato pareggio al 90°, ma dopo il consulto del VAR il signor Massa annulla per posizione in offside di Giroud. Vibranti le proteste rossonere all’indirizzo del direttore di gara. Finisce 0 – 1: se una metà di Milano esulta, l’altra piange.