Il trentaseiesimo turno di Serie A è stato quello delle sentenze quasi definitive sul campionato. A sole due giornate dalla fine dei giochi, infatti, molte situazioni di classifica sono oramai virtualmente concluse, a partire dalla più importante: più che l’aritmetica, infatti, è oramai soltanto il tempo a separare la Juventus dal suo settimo scudetto consecutivo. Un’impresa assolutamente storica, che consacrerà ulteriormente il club bianconero nella leggenda del calcio italiano, permettendole di ritoccare ancor più in positivo il proprio record di titoli vinti di fila.
Il tutto, grazie ai risultati maturati proprio in questa trentaseiesima giornata del campionato di Serie A, che ha consentito alla Juventus di accumulare altri due punti di vantaggio nei confronti del Napoli inseguitore. E dire che le cose, per la compagine bianconera, si erano anche messe inizialmente male: il calcio di rigore realizzato dal Bologna, nato da un pasticcio difensivo combinato da Buffon e Rugani, pareva essere in grado di spianare la strada dinanzi alla speranza, l’ennesima, di Hamsik e compagni. Ma il ritorno della Juventus, maturato nella seconda frazione di gioco, a ribaltare il Bologna con un sontuoso 3 – 1, aveva praticamente spento ogni residuo entusiasmo partenopeo.
Proprio il Napoli, infatti, nella sfida interna praticamente decisiva con l’altra squadra di Torino, non è riuscito ad andare oltre un 2 – 2 amaro e beffardo. Un pareggio, quello consegnato da Belotti a compagni ai cugini bianconeri, che ha l’inconfondibile profumo dello Scudetto. Il vantaggio della Juventus nei confronti della banda di Sarri è adesso di 6 punti, a due giornate dalla conclusione del torneo e con un gigantesco bottino relativo alla differenza reti. La possibilità che la Vecchia Signora perda il tricolore, più che remota, è virtualmente impossibile: due sconfitte nelle ultime due gare contro Roma e Verona, mentre il Napoli dovrebbe vincere con risultati tennistici contro Sampdoria e Crotone. Nel capoluogo piemontese fervono già i preparativi. Il titolo è oramai a un passo.