Il turno che idealmente avrebbe potuto riaprire definitivamente la lotta Scudetto si è trasformato, per il Napoli, in un vero e proprio attestato di forza. Perché se il 5 – 1 con cui gli azzurri hanno demolito la Juventus al Maradona in qualche modo certifica il divario tra Spalletti e Allegri in questa stagione, l’ennesimo flop del Milan di Pioli consente alla capolista di allungare ulteriormente il proprio vantaggio in classifica: ormai strafavorito per la vittoria del titolo, il Napoli è adesso a +9 sui rossoneri, mentre i punti in più del duo bianco-nerazzurri sono addirittura 10. Una distanza che, seppur con ancora il girone di ritorno da disputare, sembra non soltanto incolmabile, ma persino destinata ad allargarsi maggiormente.
E dire che, allo Stadio Via del Mara, il Milan riesce addirittura a salvare il salvabile dopo aver letteralmente gettato alle ortiche il primo tempo. Inizio horror per i meneghini, che al 23° sono sotto già di due reti contro un Lecce che più volte va anche vicino alla terza marcatura. Dapprima è Theo Hernandez lo sfortunato autore dell’autogol che dà il vantaggio ai giallorossi (fatale l’errore di Kalulu nella costruzione bassa), poi è Baschirotto a battere Tatarusanu con un’incornata vincente. Frastornati per l’uno-due incassato, i rossoneri escono soltanto alla ripresa, trovando il rocambolesco pareggio grazie a Leao e Calabria. Un 2 – 2 che sa comunque di fallimento, e che, con ben 20 marcature incassate in 18 partite, accende il campanello d’allarme della fase difensiva della squadra di Pioli.
Così, per avvicinare i cugini rossoneri e agganciare la Juventus al terzo posto, all’ Inter basta un gol di Lautaro Martinez nei minuti iniziali della sfida interna contro il Verona. Vittoria mai in discussione per i nerazzurri, che nella ripresa si concedono il lusso di gestire le energie in vista dell’imminente sfida di Supercoppa Italiana proprio contro il Milan.