Milan

I primi anticipi dell’ottava giornata di Serie A ci mandano a dormire con una consapevolezza nuova ai vertici della classifica, e con il capovolgimento dei mondi di Milan e Inter. I due volti della città meneghina raccontano una metà lucente della medaglia, forte del primo posto in classifica e di una capacità di reazione che va oltre i normali limiti: oltre gli infortuni, anche oltre il covid, Stefano Pioli ha costruito un’armata rossonera che fa della tenacia la propria maggior virtù. La rimonta messa a segno contro il Verona, che aveva chiuso la prima frazione di gara con un vantaggio di 2 reti, è l’ennesima prodezza di una squadra che ormai non si nasconde più: lo Scudetto è un obiettivo alla portata. L’altro volto della medaglia è invece opaco, in qualche modo oltraggiato: nel teatro dello Stadio Olimpico di Roma, ci ha pensato Maurizio Sarri a graffiare l’effige del grande ex, Simone Inzaghi, condottiero di un’ Inter che in questa stagione ha funzionato solo a fasi alterne.

 

MilanE dire che proprio i nerazzurri erano passati in vantaggio al 12° minuto, con un calcio di rigore trasformato da Ivan Perisic. In quello che per anni era stato il suo tempio, Inzaghi prova a mettere le mani avanti verso i 3 punti che gli permetterebbero di seguire la scia delle prime della classe. Nell’ultima mezz’ora, il crollo: al 64° Immobile acciuffa il pareggio con un penalty vincendo la sfida a distanza con Edin Dzeko per il trono dei migliori marcatori del campionato. All’81° Felipe Anderson firma il sorpasso tra mille polemiche, prima della chiusura di Milinkovic-Savic nel recupero con un colpo di testa. L’ Inter accusa quindi un ritardo di 5 lunghezze dal Milan, che dopo l’uno-due micidiale di Caprari e Baràk realizza un autentico miracolo esaltando i tifosi presenti a San Siro. Giroud riaccende le speranze rossonere al 59° minuto, lanciando una riscossa guidata dall’argento vivo di Castillejo, proprio lui: il figliol prodigo, vicino all’addio in estate, è stato autore della sua miglior prestazione con la maglia del Milan. Sarà proprio lo spagnolo a propiziare il 3 – 2 costringendo Gunter ad uno sfortunato autogol, appena un paio di minuti dopo il pareggio firmato da Kessié grazie a un lucidissimo rigore. Rossoneri primi in classifica, almeno per una notte. Il Napoli è avvertito, l’ Inter invece è già costretta a inseguire.

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