Milan

A poche ore dall’inizio ufficiale della nuova stagione di Serie A, prende corpo il mosaico del nuovo Milan. A comporlo sarà Stefano Pioli, il condottiero in principio rinnegato e poi riaccolto a braccia aperte a furor di popolo. Il tecnico rossonero, arrivato nell’ottobre del 2019 in sostituzione del patatrac Giampaolo, inizialmente avrebbe dovuto occupare un semplice ruolo da traghettatore. Alla fine, è stato un grande protagonista: dopo aver riportato il Milan in Champions League con tanto di secondo posto, adesso Pioli spera di compiere un ulteriore step per ambire seriamente allo Scudetto.

 

MilanDopo un avvio di calciomercato sanguinoso, che l’ha portato a perdere a parametro zero due giocatori del calibro di Gigio Donnarumma e Hakan Calhanoglu, il Milan ha trovato la forza di reagire e di mettere insieme alcuni colpi parecchio interessanti. A partire dal primo tassello: perché Maignan magari non sarà un MVP europeo, ma è un portiere assai affidabile che, a 25 anni, sembra aver raggiunto una grande maturità calcistica. Soprattutto, sa già vincere: nella scorsa stagione difese i pali del Lille con grande autorevolezza, e, con soli 22 gol subiti in 34 partite, fu tra i grandi trascinatori del club transalpino per la vittoria del campionato francese ai danni del ben più quotato PSG.

 

Riscattati Tomori e Tonali, prelevato Brahim Diaz in prestito dal Real Madrid e Olivier Giroud (un campione del mondo) a parametro zero dal Chelsea, il Milan ha chiuso proprio in queste ore due trattative per altri due tasselli importanti, coniugando esperienza e qualità. Nelle prossime ore arriverà l’ufficialità per Alessandro Florenzi, esterno polivalente in rotta con la Roma, che nella scorsa stagione è stato “parcheggiato” al Paris Saint Germain. Fresco campione d’Europa, Florenzi offrirà a Pioli una soluzione in diversi reparti, dalla difesa al centrocampo. Proprio sulla mediana, però, potrebbe arrivare il pezzo più pregiato del mercato rossonero: tramite i suoi agenti Bakayoko ha infatti dato l’ok per un suo ritorno a Milano, con tanto di riduzione dell’ingaggio (fino a 2,5 milioni). Adesso c’è solo da convincere il Chelsea sulla formula, che potrebbe essere trovata sulla base di un prestito oneroso con diritto (o obbligo) di riscatto, per un affare complessivo di circa 12 milioni.

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