Tra poche ore il Milan potrebbe laurearsi aritmeticamente campione d’Italia. La vittoria conseguita fra le mura domestiche di San Siro ai danni dell’Atalanta, con le ennesime prodezze firmate da Leao e Theo Hernandez, allarga il vantaggio dei rossoneri in classifica fino a farlo diventare quasi incolmabile. A Stefano Pioli basta infatti 1 solo punto per conquistare il suo primo Scudetto da allenatore: con il momentaneo +5 sull’ Inter, insomma, il titolo arriverà già nel caso in cui i nerazzurri non riuscissero a battere il Cagliari nel posticipo domenicale.
Un Milan in grado di dar vita ad una stagione memorabile, sicuramente al di sopra delle aspettative di inizio anno. La svolta, senza dubbio, è stata lo scontro diretto dello scorso 5 febbraio: la doppietta di Giroud non ha ribaltato soltanto l’ Inter, ma anche i pronostici. Da lì in avanti, i rossoneri non hanno sbagliato quasi nulla, neanche un filotto di partite sulla carta complicate. Persino Verona e Atalanta, storicamente due bestie nere della società meneghina, hanno dovuto cedere il passo alle rinnovate ambizioni rossonere.
Il timbro, ancora una volta, lo porta Rafael Leao, simbolo della nuova guardia milanista e autore di una stagione monumentale: a 23 anni non ancora compiuti, l’attaccante portoghese è già emerso come uno dei maggiori fuoriclasse del nostro campionato. 11 gol e 6 assist per lui in questa stagione: numeri che dicono già molto, ma non tutto. La rete della sicurezza porta poi la firma di Theo Hernandez, per distacco il miglior esterno mancino della Serie A. Il coast to coast del francese entrerà di diritto negli annali del calcio: e dire che fino allo scorso anno Didier Deschamps non lo considerava valido per la nazionale transalpina. Delusione invece per l’ Atalanta, che rischia ora di restar fuori dall’Europa dopo tre anni consecutivi in Champions League.