Tre gol nelle ultime due partite. Cinque, se si considera anche l’amara vittoria confezionata a fine luglio sul Lione, costata l’eliminazione agli ottavi di finale di Champions League. La Juventus è il suo campione: Cristiano Ronaldo salva la Vecchia Signora anche quando tutto sembra perduto, in una serata che offrirà mille spunti di riflessione e che vedrà le due squadre spartirsi un punto a testa, ma di sapori completamente differenti. Se i bianconeri possono tirare un sospiro di sollievo per aver evitato una sconfitta che sembrava inevitabile, ai giallorossi rimane invece il rammarico di aver gettato al vento una vittoria a portata di mano.
Le sliding doors del calendario e del calciomercato giocano uno strano scherzo del destino, regalando allo Stadio Olimpico il ritorno di Edin Dzeko e il secondo esordio bianconero di Alvaro Morata. Il bosniaco grazia quelli che avrebbero potuto essere i suoi nuovi compagni divorandosi due gol all’interno dell’area avversaria, lo spagnolo è invece impalpabile, come d’altronde lo è tutta la Juventus. Le prime due reti arrivano dal dischetto, in entrambe le occasioni per fallo di mano: Veretout sigla il vantaggio della Roma grazie al braccio largo di Rabiot, Cristiano Ronaldo trasforma l’illusorio pareggio dopo il tocco di Pellegrini.
Tra la fine del primo tempo e la fase iniziale del secondo la Juventus vive il momento peggiore della sua partita: di nuovo Veretout realizza il sorpasso finalizzando al meglio un letale contropiede della Roma, mentre al 62° Rabiot si fa espellere per somma di gialli. Evidente, nell’occasione, l’inesperienza di Pirlo, che solo quattro minuti prima aveva sostituito McKennie lasciando in campo il francese già ammonito e in affanno. Per la Juventus sembra finita, ma dopo il palo di Dzeko e le prodezze di Szczesny, arriva il 2 – 2 firmato dal solito Cristiano Ronaldo: il portoghese sale in cielo, impatta di testa una pennellata di Danilo (a quasi 230 centimetri di altezza) e batte Mirante regalando il 2 – 2 ai compagni.