Contro i pronostici sfavorevoli, e ribaltando i brutti risultati delle ultime settimane, la Juventus fa suo il recupero della terza giornata e agguanta un insperato terzo posto in classifica. Nulla da fare per il Napoli di Gattuso, che pure veniva da una striscia positiva molto importante e apparentemente pareva lanciata verso una vittoria certa: Cristiano Ronaldo e il redivivo Paulo Dybala, di nuovo in campo dopo tre mesi e reduce dalla stagione peggiore della sua carriera, regalano ad Andrea Pirlo 3 punti fondamentali non solo per la corsa Champions, ma per la panchina stessa del tecnico bianconero. Pirlo era infatti finito sulla graticola dopo il KO interno contro il Benevento e il pari esterno nel derby, e un’eventuale sconfitta contro il Napoli gli avrebbe probabilmente tolto il terreno da sotto i piedi.
L’argentino, però, parte dalla panchina, perché nell’undici titolare Pirlo preferisce Morata come partner di CR7. L’allenatore della Signora sorprende tutti schierando Buffon in vece di Szczesny (nonostante nel pomeriggio di ieri, in conferenza stampa, avesse confermato il polacco riservandogli parole al miele), e lasciando fuori anche McKennie, che dopo aver scontato la punizione sembrava in grado di partire dal primo minuto. Cuadrado e Chiesa giocano sugli esterni, tutte scelte che evidentemente ripagano bene la fiducia di Pirlo: Buffon è determinante in almeno tre circostanze (su Di Lorenzo, Zielinski e Insigne), mentre le due ali sono i trascinatori della manovra bianconera. Proprio Chiesa ispira il vantaggio di Cristiano Ronaldo: azione fantastica dell’ex viola sulla fascia, che brucia in dribbling due avversari per poi servire al portoghese un assist al bacio.
Il 4-2-3-1 del Napoli fatica a girare, rischiando il tracollo già nel primo tempo. Nella ripresa, tuttavia, Gattuso inserisce Politano e Osimhen in vece di Demme e Lozano, spenti, e gli azzurri svoltano cominciando a martellare la difesa bianconera. La Juventus soffre, Buffon è costretto agli straordinari ma proprio nel momento di maggior difficoltà arriva il colpo del KO: Dybala, entrato da neanche 5 minuti al posto di Morata, riceve palla da Bentancur al limite dell’area e, con un mancino radente, supera Meret regalando il gol della sicurezza. Il Napoli accorcia le distanze sul finale grazie a un calcio di rigore di Insigne, ma ormai è troppo tardi: finisce 2 – 1 per i bianconeri, che salgono a quota 59 in classifica. Il Napoli rimane quinto a 56 punti.