Il primo dei due step che probabilmente decideranno la stagione bianconera arride ad una Juventus coraggiosa, che ora guarda con maggiore fiducia al crocevia fondamentale del Porto. Falcidiata di assenze – Bentancur fuori per covid, Frabotta per squalifica, de Ligt, Chiellini, Bonucci e Dybala per infortunio, McKennie, Cuadrado e Morata acciaccati, Ronaldo in panchina per rifiatare – la Vecchia Signora riesce ad avere la meglio su una Lazio che da par sua, dopo il non-match infrasettimanale contro il Torino, era più riposata oltre ad essere praticamente a pieno organico. Un vero e proprio ruggito quello di Andrea Pirlo, che respinge al mittente le critiche piovutegli nelle scorse settimane, e adesso punta a ribaltare anche l’infausta sconfitta subita nel match di andata degli ottavi di finale di Champions League.
Juventus che, come accennato, per via delle tante assenze approccia alla gara con una formazione più che sperimentale: Demiral ed Alex Sandro giocano da centrali, Danilo e il rientrante Cuadrado sulle fasce, poi centrocampo composto da Chiesa, Ramsey, Rabiot e Bernarndeschi, infine l’inedito tandem offensivo con Kulusevski e Morata. Nella Lazio il tecnico Simone Inzaghi scioglie il ballottaggio offensivo preferendo Correa come partner di Immobile, mentre per il resto pochi dubbi: Milinkovic, Leiva e Luis Alberto compongono il trittico di centrocampo, Acerbi guida la difesa e, dopo tanti mesi di assenza, si rivede finalmente capitan Lulic.
Lazio che parte bene, e approfitta delle ormai conclamate difficoltà della Juventus. Al 14° è già il momento del vantaggio biancoceleste: Kulusevski perde una brutta palla, Correa si invola e supera Szczesny di giustezza. I bianconeri faticano a reagire, e allora si punta tutto sulla qualità dei singoli. Sul finire della prima frazione il pareggio viene letteralmente inventato da Rabiot: Morata lancia sul fondo il francese, che di sinistro spara un bolide pazzesco da posizione complicatissima, incenerendo Reina sul primo palo. Nella ripresa, la Juventus capitalizza il momentum e in soli tre minuti stronca la Lazio con Morata: lo spagnolo dapprima finalizza una giocata propiziata dall’ottimo Chiesa, poi trasforma il calcio di rigore procurato da Ramsey dopo una ripartenza velenosa. Finisce 3 – 1 per i bianconeri, che salgono a quota 52 e, in attesa di recuperare la sfida col Napoli, provano a mettere pressione alle milanesi. La Lazio rimane ferma a 43 punti, e vede allontanarsi il treno Champions.