Dybala Juventus

Non è una Juventus straripante quella che si vede in terra magiara, specialmente in un primo tempo dove, dopo l’iniziale vantaggio del “solito” Morata, i bianconeri via via si spengono lasciando tante ripartenze agli ungheresi (comunque mai capitalizzate per evidenti limiti tecnici). Conta però il risultato, quello concretizzato soprattutto nella ripresa e che, con il contemporaneo successo del Barcellona sulla Dinamo Kiev, proietta gli uomini di Pirlo verso un secondo posto apparentemente già blindato: la qualificazione agli ottavi di finale potrebbe arrivare in modo aritmetico già nel prossimo turno, o al più durante quello successivo.

 

Dybala JuventusRispetto ai pronostici della vigilia, l’allenatore della Juventus schiera un 3-4-1-2 in cui trovano spazio Chiesa, a sinistra, e Ramsey sulla trequarti. Dybala si accomoda in panchina, lasciando il campo a Cristiano Ronaldo e a un sempre più imprescindibile Alvaro Morata, decisivo anche nella trasferta di Budapest. È proprio lo spagnolo ad aprire le danze, mettendo la gara in discesa per i bianconeri: affondo di Cuadrado sulla destra, pallone al centro dell’area del Ferencvaros e Morata, tutto solo, insacca senza patemi anche con il conforto del VAR. La Juventus però è poco lucida, i reparti sembrano scollati e Arthur e Rabiot ripiegano spesso sui difensori, impantanando un gioco che fatica a creare altre occasioni pericolose dalle parti di Dibusz.

 

Nella ripresa allora ci pensa proprio il Ferencvaros a tendere una mano, favorendo la goleada bianconera. Al 60° un ottimo velo di McKennie (entrato in vece di Ramsey, vittima dell’ennesimo infortunio) consente a Morata di sparare un gran destro a giro, che si insacca nella porta magiara. Lo spagnolo lascia il campo a Dybala, e l’argentino rientra anche nei due gol successivi: al 72° Dibusz liscia in modo orrorifico un retropassaggio di Blazic, spalancando alla Joya le porte per il terzo gol. Pochi minuti più tardi il portiere ungherese commette un altro errore sanguinoso in fase di disimpegno, servendo uno smarcatissimo Dybala: il tiro dell’argentino viene deviato nella propria porta da un goffo Dvali. La Juve potrebbe strafare, ma CR7 e compagni sono pochi lucidi e al 90° è Boli a segnare il gol della bandiera. Bianconeri che volano quindi a quota 6, e, con 5 punti di vantaggio su Dinamo e Ferencvaros, iniziano a vedere il traguardo degli ottavi.

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