È la Juventus la quarta ed ultima semifinalista di Coppa Italia, in un abbinamento che riproporrà l’ultimo atto della scorsa edizione. Niente da fare per una Lazio presentatasi allo Stadium troppo arrendevole, nonostante un organico che, complessivamente, proponeva gran parte dei titolari promossi dall’ex Maurizio Sarri. La Vecchia Signora, d’altro canto, ha spinto sull’acceleratore quel tanto che è bastato per superare la compagine biancoceleste, con il gol di uno degli uomini meno attesi: nella serata in cui Vlahovic, al rientro da un lungo stop, non riesce a incidere, ci ha pensato Bremer a siglare il punto della vittoria.
Oltre al serbo, Max Allegri manda in campo diversi elementi non ancora pienamente recuperati, e che necessitano ancora di inserire minuti nelle gambe per affrontare al meglio la seconda parte di stagione. A destra si rivede Cuadrado, Chiesa completa il tandem offensivo, ma le combinazioni più efficaci sembrano essere quelle composte dalla catena Rabiot-Kostic. E al termine di un primo tempo tutto sommato dominato, ma non particolarmente lucido sotto porta, è allora proprio l’ex fluidificante dell’Eintracht a scodellare nell’area laziale il pallone che Bremer trasforma nell’1 – 0 finale: nella circostanza disastrosa l’uscita di Maximiano, che fa capire una volta di più per quale motivo Sarri gli abbia preferito Provedel.
Nella ripresa la Juventus inizia a mettere i remi in barca, stringendosi in difesa attorno al trittico brasiliano. Immobile, impalpabile nei primi 45 minuti di gioco, resta negli spogliatoi per lasciare il campo ad un ancor più spento Pedro. Il tecnico laziale prova a calare anche l’asso di Milinkovic-Savic, ma sono i bianconeri a rendersi pericolosi con le scorribande dei subentrati Di Maria e Kean, con quest’ultimo che sfiora il raddoppio con una ripartenza insistita. La serata dello Stadium non offre altri brividi: finisce 1 – 0 per la Juventus, che nel doppio confronto della semifinale troverà di nuovo l’ Inter.