Da Koulibaly a Koulibaly, ma stavolta nella porta sbagliata. È stato ancora una volta il difensore azzurro, al fotofinish, a decidere quella che negli ultimi anni è sempre emersa come la sfida Scudetto. Sfortunato, Koulibaly: irriso da Higuain nel primo tempo, che lo ha scherzato in occasione dello splendido gol del 2 – 0, dopo la clamorosa rimonta del Napoli svirgola un innocuo calcio piazzato di Pjanic nella propria porta, là dove Meret non può arrivare. È il gol del 4 – 3, che permette alla Juventus di piegare le resistenze partenopee al termine di una partita comunque incredibile.
E dire che la Juventus era partita in quarta, dominando per un’ora abbondante di gioco e dando l’impressione di poter concludere il match in goleada. È anche la serata degli esordienti e dei nuovi innesti: il primo è Danilo, che firma il vantaggio dopo essere subentrato all’infortunato De Sciglio da appena 28 secondi. Poi ci pensa Gonzalo Higuain, che riceve palla al centro dell’area, brucia Koulibaly nello stretto con un dribbling velocissimo, e supera Meret con un colpo esterno sul palo lontano. È il 19° minuto, e la Juventus, dominante in lungo e in largo (Khedira sciuperà il 3 – 0 in due occasioni, cogliendo anche una traversa), è avanti di due gol.
Anche le battute iniziali del secondo tempo sono di stampo bianconero: i cambi apportati da Ancelotti apparentemente non ottengono sortita, e anzi, Cristiano Ronaldo firma addirittura il 3 – 0 al 62°. Sembra finita, ma a questo punto esce fuori la reazione del Napoli: uno-due micidiale dei campani, che prima con Manolas, poi con Lozano accorciano le distanze ad una sola marcatura in neanche due minuti. Il pari viene realizzato dall’altro innesto importante che De Laurentiis ha regalato ad Ancelotti: Di Lorenzo, di nuovo su palla inattiva (in questo si è maggiormente sentita l’assenza di Chiellini), che gela lo Stadium con un 3 – 3 da non credere all’81° minuto.
Eppure non è ancora finita qui: il Napoli a questo punto si spegne, cerca di accontentarsi della vittoria mentre una rediviva Juventus, provata e confusa ma furiosa nell’inseguire il bottino più grosso, si spinge in avanti con le ultime energie. Meret e la traversa strozzano nella gola di Douglas Costa l’urlo di gioia, ma quello della disperazione arriva al 92° da Koulibaly. La partita più bella che la Serie A abbia visto negli ultimi anni.