La bomba del giorno arriva dal Portogallo, quando la federazione lusitana conferma quel che i tifosi non solo della nazionale di casa, ma anche della Juventus, temevano forse più di ogni altra cosa: Cristiano Ronaldo è positivo al covid-19. Il cinque volte Pallone d’Oro risulta fortunatamente asintomatico e sta bene, ma è chiaro che da qui alle prossime settimane, almeno fino a quando i nuovi esami non certificheranno la sua guarigione, non potrà più scendere in campo per gli impegni ufficiali.
Si tratta di un duro colpo per la Juventus, che dopo la sosta per le nazionali sarà chiamata ad un forcing particolarmente ostico, con ben 7 gare spalmate nell’arco di poco più di 20 giorni. E se la trasferta crotonese di sabato 17 ottobre non desta particolari preoccupazioni (almeno sulla carta), tre giorni più tardi la compagine bianconera sarà costretta ad affrontare l’esordio ufficiale nella nuova edizione di Champions League contro la Dinamo Kiev, nuovamente in trasferta.
La situazione rovina ancora di più i sogni dei bianconeri, pensando che il 28 ottobre, invece, all’Allianz Stadium arriverà il Barcellona in vista della seconda gara della fase a gironi della Champions League. Un countdown di esattamente due settimane, al termine del quale la Juventus spera di poter tornare a fare affidamento sul suo giocatore più rappresentativo. Nel frattempo, allora, sperando che i tamponi non rivelino altri contagiati, Andrea Pirlo dovrà orchestrare un reparto offensivo privo del campione portoghese. Considerando che Dybala è appena rientrato da un lungo infortunio (e che non è ancora al meglio, a causa di una forma influenzale), la scelta dei due attaccanti potrebbe ricadere su Kulusevski e Morata, due fra le più attese new entry dell’ultima sessione di mercato. Con Ramsey schierato sulla trequarti, l’esterno destro potrebbe essere l’altro grande acquisto, Federico Chiesa, mentre a sinistra Cuadrado potrebbe essere preferito ai rientranti Alex Sandro e Bernardeschi.